Politica

Non solo Regione, nel Pd al via il totonomi anche per le Europee

Il passo avanti inaspettato per viale Aldo Moro dell'europarlamentare Gualminini apre le danze dentro al partito. In pole il sindaco di Ravenna De Pascale e l'assessore regionale Colla. Mentre i dem attendono di capire le future mosse di Bonaccini

Stefano Bonaccini - foto Bologna Today

Tutti gli occhi nel Pd in Emilia-Romagna sono ora puntati sulle future mosse del presidente della Regione Stefano Bonaccini. È questo il principale effetto della candidatura inaspettata della parlamentare europea Elisabetta Gualmini checon larghissimo anticipo, ha fatto sapere di esserci per le prossime elezioni regionali. Un'uscita che sta costringendo in molti ad affrontare la partita di viale Aldo Moro già da subito.

Bonaccini e l'ipotesi terzo mandato

Per calmare le acque, il presidente della Regione è intervenuto sul tema del terzo mandato. Lo ha fatto parlando delle sorti del governatore campano Vincenzo De Luca, ma anche per lasciare aperta pure per lui la possibilità di governare altri cinque anni in Emilia-Romagna. A oggi, va detto, non è l’opzione più quotata, che resta quella di una sua candidatura alle Europee in programma per l’anno prossimo, nel caso come capolista in quota nazionale come fu quattro anni fa per Carlo Calenda. Se così fosse, a quel punto il tema delle elezioni regionali non sarebbe più rinviabile.

I nuovi equilibri interni al partito

I nomi che potrebbero seguire l’esempio di Gualmini e alzare la mano con un certo anticipo non mancano, ma devono tutti fare i conti con i nuovi equilibri interno al partito dopo la vittoria di Schlein e la sconfitta di Bonaccini. Prima delle primarie infatti quelli che circolavano erano diversi e tutti riconducibili al governatore: dalla sua vice Irene Priolo, alla stesa Gualmini, passando dagli assessori regionali Raffaele Donini (Sanità) e Andrea Corsini (Turismo). Ora però lo scenario è un altro e la prossima candidatura dovrà avere il via libera della nuova maggioranza del Pd, in Emilia-Romagna rappresentata soprattutto dal sindaco di Bologna Matteo Lepore. Per questo i nomi a oggi più in pole sembrano essere altri. Su tutti due, il sindaco di Ravenna Michele De Pascale e l’assessore regionale al Lavoro e Sviluppo Economico Vincenzo Colla. Entrambi hanno sostenuto Bonaccini alle primarie ma sono da sempre molto vicini alla sinistra del Pd e quindi possono rappresentare un punto di incontro tra le diverse anime del partito. Una candidatura di De Pascale aprirebbe anche la strada a Corsini per la corsa a sindaco di Ravenna. Sullo sfondo però c’è anche un altro nome, quello della presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti, riminese, che alle primarie ha sostenuto Schlein. Ma potrebbe giocare la sua partita anche la sindaca di San Lazzaro Isabella Conti. 

I nomi in corsa per le elezioni Europee 2024

La partita per le Regionali si incastra però anche con quella delle Europee che si terranno l'anno prossimo. E anche qui la lista di nomi inizia a farsi corposa. Oltre al ruolo che intenderà giocare Bonaccini, non è affatto da scartare una ricandidatura sempre da parte di Gualmini, in attesa di capire cosa accadrà in Regione. In più circolano i nomi di due consiglieri regionali, la cesenate Lia Montalti (con Bonaccini alle primarie) e del bolognese Antonio Mumolo, già presidente dell’associazione “Avvocati di strada”, dell’area più a sinistra del partito che al congresso ha appoggiato Schlein.


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