Politica

Salvini su Città 30 e nuovo Codice della strada: "Libertà di scelta ma basta ideologie"

Il ministro in videocollegamento per il convegno sui trasporti in Regione. Lepore scrive a Meloni: "La riforma va fermata"

Il ministro delle Infrastrutture e trasporti Matteo Salvini in videocollegamento alla Regione Emilia-Romagna. Foto: BolognaToday

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Era atteso di persona a Bologna per il convegno sui trasporti regionali, ma chi si aspettava il faccia a faccia finalmente pubblico tra Matteo Salvini e Matteo Lepore sulla Città 30 ha dovuto accontentarsi di un collegamento da Roma del ministro delle Infrastrutture e trasporti. Che ha solamente accennato al progetto comunale, intervenendo invece in difesa del nuovo Codice della strada "in via di approvazione se non nei prossimi giorni, nelle prossime ore", spiega il leader della Lega: "Ci ho messo mano da padre, non da ministro. Ho un figlio che ha la patente da non tanto e ho una figlia che la prenderà tra un po'. Quello che mi dispiace, ogni tanto, è quando si applica l’ideologia a un tema che è molto concreto. Fare battaglia politica su un elemento che ha l'obiettivo comune e condiviso da tutti di salvare vite, e non di creare problemi, mi lascia un po' di amarezza".

Città 30: "Non esistono i partiti delle auto e delle bici"

Salvini sfiora la battaglia sulla Città 30, per la quale ha firmato una direttiva che vorrebbe imporre delle modifiche: "Leggere [che il Codice della strada, ndr] si tratta di 'controriforma', perché semplicemente il Codice della strada non prevede i 30 chilometri all'ora diffusi sul 50, 60, 70, 80 o 90% dei territori... Si prendano decisioni fuori dall'ideologia. Non esiste il partito delle moto, il partito delle bici, il partito delle auto e il partito del monopattino. Dobbiamo dare libera scelta a tutti".

Nuovo Codice della Strada: "Buono, ma rischia di fallire e vi spiego perchè"

Lepore scrive alla premier Giorgia Meloni

È invece pronto a rivolgersi direttamente a Giorgia Meloni il sindaco di Bologna, che ha scritto alla premier per chiederle di stoppare proprio la riforma voluta dal ministro Salvini, che "ridurrà gli strumenti di controllo, le piste ciclabili e la sicurezza stradale - ha detto Lepore a margine dell’incontro -. Tutte le associazioni dei famigliari delle vittime d'Italia stanno facendo lo stesso. È un codice della strada che ci riporta indietro".

L'assessore regionale ai Trasporti Corsini: "Preoccupati per il Passante"

Il ministro tralascia anche l’argomento del Passante, sul quale il primo cittadino di Bologna e i movimenti ecologisti avevano avuto un confronto vis-a-vis la scorsa settimana. Il progetto definitivo dell'opera, che costerà poco meno di tre miliardi di euro, è ancora in mano ad Austostrade e la consegna effettiva al MIT non è ancora avvenuta. "Siamo preoccupati per i tempi", ha detto l'assessore regionale ai Trasporti Andrea Corsini, secondo il quale, nonostante l'opera sia "su un binario da cui non si torna più indietro", si sono verificate delle "lentezze nell’approvazione del Piano economico finanziario. Speriamo che vengano risolte nelle prossime settimane - ha concluso Corsini - perché abbiamo bisogno di partire col lotto uno".


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