Politica

Un Manifesto per conferire l'Archiginnasio d'oro a Romano Prodi

Tra i firmatari anche Acli e Cisl. FdI resta sul fronte del 'no' e accusa Lepore di "pressapochismo"

Foto archivio

QUI PER ISCRIVERSI AL CANALE WHATSAPP DI BOLOGNATODAY

Il conferimento dell’Archiginnasio d’oro al professor Romano Prodi rischia di trasformarsi nell’ennesimo derby cittadino tra maggioranza e opposizione. Da una parte il consiglio comunale e l’amministrazione Lepore vogliono dare il prestigioso riconoscimento all’ex premier e presidente della Commissione Europea. Dall’altra le opposizioni, Fratelli d’Italia in testa, puntano i piedi.

Il Manifesto a favore del Professore

A schierarsi con del Professore sono stati anche Daniele Ravaglia per Confcooperative Terre d'Emilia, oltre ai rappresentanti di Acli provinciali Bologna, Cisl Area Metropolitana Bolognese, Mcl Bologna e Fondazione Yunus Italia. Tutti hanno firmato un Manifesto per sottolineare come “la figura di Prodi sia pienamente meritevole di ricevere” l’Archiginansio d’oro “in ragione dell’impegno scientifico e culturale, esercitato a partire dalla cattedra di economia e politica industriale all’Università di Bologna, fino alla presidenza della casa editrice Il Mulino e al contributo alla fondazione di Nomisma”. Non solo. Nell’elenco dei meriti di Prodi figurano anche la Fondazione per la collaborazione tra i popoli e  le “importanti cariche istituzionali assunte nel corso dell’esperienza professionale e politica” dal Professore. Come lui, le importanti figure – da Giuseppe Dossetti a Giovanni Bersani, da Giuseppe Dozza a Giacomo Lercaro – che negli anni passati hanno ricevuto l’Archiginnasio d’oro si sono distinte per “il valore civile e culturale del contributo conferito nel corso del tempo”.

Con Prodi anche Galletti

“Romano Prodi è da tanti anni estraneo ad ogni impegno diretto in politica e il suo intervento nel discorso pubblico si giustifica proprio in ragione della levatura culturale che gli viene ampiamente riconosciuta”, sottolinea Gian Luca Galletti, Presidente Ucid (Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti) e nuovo uno di Emil Banca. Il suo invito è “a superare le divisioni emerse e a costruire un’occasione comune agli schieramenti politici per riscoprire gli argomenti di studio propri della riflessione del professor Prodi, a partire dai temi di politica industriale e dal legame tra territorio e catene internazionali del valore, in un momento di grande cambiamento per la nostra città”

Fratelli d’Italia sul fronte del ‘no’

Gli esponenti del partito di Giorgia Meloni, invece, “gelano” Lepore e l’iniziativa del Comune. La vicepresidente del Consiglio comunale Manuela Zuntini, esponente di Fratelli d'Italia, accusa il sindaco di aver gestito con "pressapochismo" l'intera vicenda e in sostanza di aver mancato di rispetto al Consiglio comunale. "Il rinvio del voto sul conferimento dell'Archiginnasio d'oro a Romano Prodi dimostra ancora una volta come Lepore riesca sempre a gestire ogni pratica in modo confuso, maldestro e anche irrispettoso delle istituzioni", afferma Zuntini. Che definisce “estremamente grave questo ennesimo atto di forza del sindaco e ulteriore segnale di totale mancanza di rispetto delle istituzioni da parte sua". La condotta di Lepore su questa vicenda "è inaccettabile nel merito e anche nel metodo- insiste ancora l'esponente Fdi- Ancora una volta dobbiamo ricordare a Lepore che siede su uno scranno da sindaco e non su un trono e che il Consiglio Comunale, tutto, merita rispetto”.


Si parla di