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G7, il sindacato di polizia SAP: 'Totale fallimento della gestione dell'ordine pubblico"

In una missiva al Questore il segretario provinciale mette in fila tutte le 'violazioni': dalla carenza di caschi e manganelli, agli orari massacranti

Via Ugo Bassi

"Questo torrido weekend bolognese è stato, a nostro parere, uno dei fallimenti peggiori ai quali mai ci saremmo sognati di assistere, figuriamoci partecipare! Se, da una parte, non è successo niente, questo è avvenuto solo ed esclusivamente per l’impegno profuso da tutti, non certo per la gestione e l’organizzazione dell’Ordine Pubblico. A nostro parere le violazioni fatte a danno di tutti i colleghi (dai funzionari fino all’ultimo degli agenti) sarebbero espressione di un totale fallimento di questa gestione". 

A scrivere la missiva indirizzata al Questore di Bologna Ignazio Coccia è il Segretario Provinciale del Sindacato Autonomo di Polizia - SAP, Tonino Guglielmi, che ha criticato la gestione dell'ordine pubblico nei giorni del G7 Ambiente a Bologna: "Fin dal Suo insediamento è stato evidente agli occhi di tutti che la preoccupazione principale per il Suo mandato sarebbe stata la gestione dell’Ordine Pubblico. E fin qui, vista la realtà bolognese, eravamo i primi ad essere d’accordo e sperare in una scelta in questo senso" si legge nella lettera "questo però non può avvenire scaricando interamente tutti gli oneri di questa scelta sulla pelle dei poliziotti senza investire in mezzi, logistica, personale e formazione" spiega Guglielmi certo che "non appena i lavori del G7 termineranno vedremo i soliti noti correre a cercare riconoscimenti per fare carriera, a sperticarsi di autoelogi su quanto sono stati bravi, su come è andato tutto bene ... e via dicendo!", ma "qualcuno proverà a fare carriera sui sacrifici e le incalcolabili violazioni all’ANQ (Accordo Nazionale Quadro - ndr) fatte sulle spalle dei colleghi ma, a noi, questo non può stare bene!"

Il Segretario Sap fa sapere al Questore di aver raccolto il "profondo disagio, il malessere e le irregolarità subite" degli agenti anche se "qualcuno, per il ruolo che ricopre, non sarà nella posizione di poterlo esprimere direttamente ma parlando in questi giorni con i nostri delegati (che, vista l’importanza dell’evento, non si sono tirati indietro ed hanno prestato servizio come tutti gli altri colleghi) gli ha espresso tutte le perplessità e le difficoltà riscontrate" e promette un elenco delle principali violazioni finora rilevate che riassumono le "centinaia di segnalazioni ricevute, rappresentandoLe inoltre che stiamo ancora ricevendo dai colleghi tantissime segnalazioni". 

MATERIALE ORDINE PUBBLICO. U-boot (caschi speciali - ndr) e sfollagente non sarebbero stai nella disponibilità dei poliziotti in quanto “terminati. Alcuni equipaggi del turno serale ne erano sprovvisti o, e qui si rasenta il ridicolo, erano stati consegnati in misura inadeguata (1 solo sfollagente per un equipaggio da 4 operatori e nessun U-Boot) proprio per la carenza presso l’armeria!" quindi incalza Guglielmi "il fatto che non si siano verificati incidenti o altri danni ai colleghi sprovvisti di detti dispositivi è, pertanto, solo da imputare ad un caso fortuito. Cosa sarebbe successo in caso di scontri presso le loro postazioni?"

ORARIO DI SERVIZIO. Per il Sap, tra le irregolarità più gravi "la ripetuta, consapevole e sembrerebbe premeditata violazione delle norme riguardanti l’orario di servizio.Decine e decine di colleghi sono stati impiegati in servizi per i quali già si sapeva che l’orario non sarebbe stato rispettato. I doppi turni effettuati da tantissimi non erano certo emergenziali. Ci rifiutiamo di pensare che per un evento di questa portata non si sapesse già da tempo quanto personale sarebbe stato necessario e le relative modalità di impiego". E poi "l’orario di uscita dei servizi giornalieri da parte della Sezione Questura. Attendere le 19.00 o quasi le 20.00 di sera per poter scoprire quale servizio fare il giorno successivo ci ha riportato indietro di decenni. Ugualmente vedere annullati i riposi settimanali al personale turnista". 

Gli elenchi del personale non sarebbero stati (pressoché) mai comunicati ai funzionari e ai Dirigenti del Servizio, a detto di Guglielmi, tanto che "hanno scoperto se e quanti uomini avevano a disposizione solo dopo essere giunti in loco. Se e quando riuscivano ad arrivare ... perché non essendo stato organizzato un servizio di navetta da e per l’Hotel Savoia tanti si sono trovati a piedi a dover cercare un passaggio per andare a prendere servizio, o a ricevere in prestito da altri uffici le autovetture". 

TEMPERATURE ALTE E CIBO. "Non solo hanno lavorato abbondantemente oltre i regolari turni di servizio, ma sono stati lasciati per ore con temperature proibitive, spesso al sole e in situazioni di forte disagio con una bottiglietta da mezzo litro d’acqua e qualche biscottino. Tutti hanno dovuto provvedere autonomamente ma chi, malauguratamente, era in servizio presso l’Hotel Savoia ha dovuto sborsare cifre esorbitanti per potersi dissetare (1 € per un bicchiere o 2 € per una bottiglietta d’acqua ... sicuramente fresca e dissetante ma ...). Situazione simile per chi non è stato impiegato per il G7 ma ha dovuto coprire le carenze disorganizzative in tutti gli altri servizi in tutta la provincia".

MUST. Anche l’Ordine pubblico presso il MUST di via Speranza è oggetto di critica: "Ci riferiscono, infatti, che sia stato comunicato dagli organizzatori che i lavori sarebbero terminati nel tardo pomeriggio. Ebbene, il personale impiegato in turno 08.00-14.00 si è trovato, senza alcun preavviso, ad essere impiegato fin quasi alle 20.00 andando a pranzare a piccoli gruppetti. Se si era a conoscenza del termine dei lavori per le ore 20.00 doveva essere programmato un cambio. Perché ciò non è avvenuto?" si chiede il Segretario. 

Il SAP fa sapere dunque che attenderà il termine del vertice "Dopodiché Le chiediamo una riunione urgente nella quale fornire i dati complessivi di tutto il personale impiegato, i turni effettuati, specificando tutte le situazioni in cui gli stessi siano stati impiegati in turni non conformi all’ANQ, il materiale impiegato ed i veicoli" e chiede al Questore "di riferire quali iniziative ha intrapreso al fine di compensare ai pesantissimi disagi subiti da pressoché tutto il personale della Polizia di Stato operante in provincia di Bologna"


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