Elezioni comunali 2016

L’alleanza delle cooperative italiane di Bologna a confronto con i candidati a sindaco

L’Alleanza delle Cooperative Italiane Bologna ha incontrato i candidati a sindaco di Bologna, in vista delle elezioni del prossimo 5 giugno 2016

L'Alleanza delle Cooperative Italiane Bologna ha incontrato i candidati a sindaco di Bologna, in vista delle elezioni del prossimo 5 giugno 2016. I componenti dell'esecutivo dell'Alleanza delle Cooperative Italiane Bologna, hanno avuto un momento di confronto con i candidati sui temi riguardanti lo sviluppo economico e sociale del territorio. Al confronto sono stati invitati: Virginio Merola, Manes Bernardini, Massimo Bugani, Federico Martelloni e Lucia Borgonzoni.

Nel territorio della Città Metropolitana di Bologna il sistema cooperativo rappresenta un soggetto economico e sociale fatto di oltre 500 imprese con 1,5 milioni di soci, che occupano stabilmente circa 66.000 lavoratori e sviluppano un fatturato di 16 miliardi di euro. Negli anni della crisi, dal 2008 al 2013, le imprese cooperative hanno difeso il lavoro e aumentato l'occupazione del 5% (a fronte di un calo dell'occupazione dell'1,2%); hanno continuato ad investire ed hanno aumentato la contribuzione alle finanze pubbliche, statali e locali, per un importo complessivo di 5,5 miliardi di euro nel periodo 2008 - 2013.

"Abbiamo chiesto un confronto ai candidati a sindaco, in maniera unitaria e aperto a tutti i membri dell'esecutivo dell'Alleanza delle Cooperative di Bologna, perché ci stanno a cuore il futuro del territorio e i temi del suo sviluppo economico e sociale - dichiarano il presidente dell'Alleanza delle Cooperative Italiane Bologna, Daniele Passini, e i copresidenti Rita Ghedini e Massimo Mota - Abbiamo voluto capire le loro proposte per il futuro dell'area metropolitana, per le infrastrutture, il loro pensiero sulla cooperazione e sul ruolo che può svolgere nel territorio e la loro disponibilità al dialogo con i corpi intermedi ai fini di un loro coinvolgimento nella co-progettazione delle scelte strategiche per il futuro di Bologna".

Sono stati direttamente i membri dell'esecutivo unitario della cooperazione bolognese a porre le domande ai candidati (45 minuti di confronto con ognuno), molte delle quali riferite a temi da sempre vicini alla cooperazione: buona occupazione, gare pubbliche senza massimo ribasso, promozione del made in Bologna, attenzione alla qualità sociale del territorio, semplificazione amministrativa.


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