Politica

Azione avvisa Schlein: "Non è scontata un'alleanza alle prossime Regionali"

Il partito di Calenda chiede "cambiamento" al Pd. "Nessun accordo con la destra", dice il deputato modenese Matteo Richetti, ma nemmeno con "la sinistra massimalista" e i "populisti"

Azione mette in guardia il Pd in vista delle elezioni Regionali del 2025: se non si cambia, il partito di Calenda potrebbe sfilarsi dalla coalizione che ha sostenuto la vittoria nel 2020 di Stefano Bonaccini. A illustrare la linea, il deputato modenese Matteo Richetti, ex presidente dell’Assemblea legislativa, durante un incontro oggi a Bologna.

Il nodo alleanze

I problemi politici, a ben guardare, non sono nuovi: Azione ritiene spostato troppo a sinistra il baricentro del Pd di Elly Schlein, e vede come fumo negli occhi una possibile alleanza con il Movimento 5 Stelle. Di fatto, gli stessi nodi da sciogliere anche a livello nazionale, solo che qui tra un anno e mezzo si vota, in una regione del tutto "contendibile" secondo Richetti. E il tema non riguarda tanto un possibile o meno terzo mandato del presidente Stefano Bonaccini ("Ad oggi il cambio di candidato lo prevede la legge, non mi appassiona questa discussione", dice Richetti), quanto chi saranno i futuri compagni di viaggio. Azione pone quindi in chiave regionale il tema delle alleanze all’interno del centrosinistra, perché se è vero che Richetti non si dice interessato a un accordo “col ceto politico della destra”, non è nemmeno disposto “a farlo con chi trasferisce l’accordo nazionale del campo largo qui”.

Le condizioni di Azione al Pd

Insomma, mai con la destra ma nemmeno con la “sinistra massimalista” e con i “populisti”. Perché il deputato modenese non ha problemi ad ammettere che “non esiste un’alternativa credibile a chi sta governando” oggi in Emilia-Romagna, “ma è anche vero che chi sta governando non può pensare di vincere solo nel segno della continuità”. Azione quindi ci sarà, il messaggio di Richetti al Pd, “ma nella misura in cui si accetta la sfida del cambiamento”, a partire da sanità, formazione, sostegno alle imprese, tutela del territorio. “Su questo – osserva Richetti – c’è da ricostruire una proposta nuova”.


Si parla di