Politica

Bari, ipotesi scioglimento Comune. Lepore: "Sostegno e solidarietà a Decaro"

Un terremoto sul capoluogo pugliese a 3 mesi dalle elezioni amministrative: "Preoccupa il tentativo di mettere in cattiva luce l’operato di un Sindaco che ha sempre lavorato per il bene della sua comunità", ha scritto Lepore

Il sindaco di Bari, Antonio Decaro (foto fb)

QUI PER ISCRIVERSI AL CANALE WHATSAPP DI BOLOGNATODAY

"Tutto il nostro sostegno e la nostra solidarietà ad Antonio Decaro (sindaco di Bari - ndr)". Così Matteo Lepore sulla notizia del giorno, che arriva a tre mesi dalle elezioni amministrattive, ovvero la nomina di commissione di accesso finalizzata a verificare una ipotesi di scioglimento del Comune di Bari: "Preoccupa questo tentativo di mettere in cattiva luce l’operato di un Sindaco che ha sempre lavorato per il bene della sua comunità, facendo della lotta all’illegalità uno dei cardini della sua amministrazione" scrive Lepore sui social. 

In una nota, il Ministero dell'Interno precisa che  "lo stesso si è reso necessario in esito a un primo monitoraggio disposto dal Viminale circa i fatti emersi a seguito dell’indagine giudiziaria che ha portato a più di 100 arresti nel capoluogo pugliese e alla nomina, da parte del Tribunale, ai sensi dell’art. 34 del codice antimafia, di un amministratore giudiziario per l’azienda Mobilità e Trasporti Bari spa, interamente partecipata dallo stesso Comune" e che "l’accesso ispettivo, disposto ai sensi di specifiche previsioni di legge, a Bari come in altri diversi enti locali per analoghe circostanze, non è pregiudizialmente finalizzato allo scioglimento del Comune bensì a un’approfondita verifica dell’attività amministrativa, anche a tutela degli stessi amministratori locali che potranno offrire, in quella sede, ogni utile elemento di valutazione".

Antonio Decaro, esponente di spicco del PD e presidente dell'Anci - Associazione dei Comuni Italiani - ha definito 'atto di guerra nei confronti della città di Bari', la nomina del ministro Matteo Piantedosi: "L’atto, come un meccanismo a orologeria, segue la richiesta di un gruppo di parlamentari di centrodestra pugliese, tra i quali due viceministri del Governo e si riferisce all’indagine per voto di scambio in cui sono stati arrestati tra gli altri l’avvocato Giacomo Olivieri e la moglie, consigliera comunale eletta proprio nelle file di centrodestra - scrive il primo cittadino barese - Incuranti delle parole del Procuratore distrettuale antimafia che in conferenza stampa ha detto testualmente: 'l'amministrazione comunale di Bari in questi anni ha saputo rispondere alla criminalità organizzata', gli stessi soggetti che nel 2019 hanno portato in Consiglio Comunale due consiglieri arrestati per voto di scambio, ora spingono per lo scioglimento di un grande capoluogo di regione, evento mai successo in Italia, nemmeno ai tempi dell’inchiesta su Mafia Capitale", ha dichiarato. 

"È un atto gravissimo, che mira a sabotare il corso regolare della vita democratica della città di Bari, proprio (guarda caso) alla vigilia delle elezioni. Elezioni che il centrodestra a Bari perde da vent’anni consecutivamente. Per le quali stenta a trovare un candidato e che stavolta vuole vincere truccando la partita.  È giusto che si sappia che negli scorsi giorni mi è stato richiesto di raccogliere tutte le attività svolte dal Comune di Bari contro la criminalità organizzata - continua Decaro - Bene, è stato consegnato al Prefetto alle 12 di ieri, un voluminoso dossier, composto da 23 fascicoli e migliaia di pagine, contenente le attività svolte dal Comune contro la criminalità organizzata in questi anni.  È evidente, vista la rapidità con cui è giunta la notizia della nomina della Commissione, che nessuno si è curato di leggere quelle carte. Ha avuto dunque più valore la pressione politica del centrodestra barese che fatti, denunce, documenti, testimonianze. Si tratta di una vicenda vergognosa e gravissima, che va contro la città, contro i cittadini perbene, contro il sindaco". 

"A questa aggressione io mi opporrò con tutto me stesso, come mi sono opposto ai mafiosi di questa città. Fosse l’ultimo atto della mia esperienza politica - conclude  il sindaco di Bari - Non starò zitto. Non assisterò in silenzio a questa operazione di inversione della verità e di distruzione della reputazione di una amministrazione sana e di una intera città". 

Chi è Antonio Decaro

Antonio Decaro, sindaco di Bari dal 9 giugno 2014, è stato eletto presidente dell’Anci il 12 ottobre 2016. 

Laureato in ingegneria civile sezione trasporti presso il Politecnico di Bari, sposato con due figlie, Decaro inizia la sua esperienza politica nel 2004 nella prima giunta del sindaco Michele Emiliano che lo nomina assessore alla mobilità e al traffico in qualità di tecnico esperto esterno. Durante il suo mandato riceve, nel marzo del 2008, il premio “Amico della bicicletta”, assegnato dalla Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta), a cui segue il riconoscimento “Ambientalista dell’anno 2008”, assegnatogli da Legambiente. Tra i principali interventi realizzati da assessore alla Moblità si ricordano i tre park&ride presenti oggi nella città di Bari, il park&train, il bikesharing e il biciplan del Comune di Bari che prevede una rete di piste ciclabili lunga circa 180 km che si snoda lungo tutta la città.

Dopo l’esperienza in Comune, Decaro viene eletto consigliere regionale della Puglia, attività che lo ha visto promotore di proposte di legge approvate dal consiglio regionale sul pluralismo informatico e sull’adozione e la diffusione del software libero, sull’istituzione e disposizioni normative dell’attività ricettiva di albergo diffuso e per l’istituzione dell’anagrafe pubblica degli eletti. Antonio Decaro è il primo firmatario della legge sulla Mobilità ciclistica approvata dalla Regione Puglia.

Alla Regione segue il Parlamento, dove Decaro viene eletto nel 2013. Diventa componente dell’Intergruppo parlamentare per la mobilità nuova/mobilità ciclistica e insieme ad altri parlamentari è impegnato nella scrittura della legge nazionale sulla Mobilità ciclistica. A febbraio 2014 si candida alle primarie per diventare candidato sindaco del centro sinistra per la città di Bari.

Da un punto di vista lavorativo, dopo una breve esperienza nell’Acquedotto pugliese nella sede di Lecce, Decaro nel 2000 entra a far parte dell’Anas, dapprima come direttore dei servizi tecnici compartimentali e successivamente come direttore del centro manutenzione della provincia di Bari e responsabile dell’Ufficio Progetti. Attualmente è in aspettativa. (fonte: Anci)

Aggiornamenti su BariToday


Si parla di