Politica

Imola consegna la cittadinanza onoraria a Zaki: "Sta particolarmente a cuore a questa comunità"

La cerimonia ufficiale al teatro comunale Ebe Stignani. L’iniziativa è ad entrata libera fino ad esaurimento dei posti

Patrick Zaki

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Dopo Bologna e Zola, anche Imola conferirà ufficialmente la cittadinanza onoraria a Patrick Zaki, ricercatore dell'Unibo e attivista per i diritti umana, che dopo aver attraversato l'inferno del carcere nel suo Paese d'origine - l'Egitto - è da qualche tempo tornato a vivere all'ombra delle due torri.

E' dallo scorso  26 luglio 2021 che Zaki è diventato cittadino onorario imolese. Nel tardo pomeriggio di quel giorno, infatti, il Consiglio comunale ne aveva deliberato l'approvazione "riconoscendo nella sua figura quei valori di libertà di studio, di libertà di pensiero e di libertà alla partecipazione pubblica propri di questo territorio e delle istituzioni che lo rappresentano”.

La delibera fu approvata con 17 voti a favore (gruppi PD; Imola Corre; Imola Coraggiosa Ecologista Progressista; Lista Civica Cappello Sindaca; Movimento 5 Stelle); 4 voti contrari (Lega per Salvini Premier); 2 astenuti (gruppo Fratelli d’Italia).

La cerimonia al teatro Ebe Stignani

A consegnare la cittadinanza onoraria sarà il sindaco di Imola, Marco Panieri, nel corso di una cerimonia che si svolgerà venerdì 15 marzo, alle ore 18, nel teatro comunale Ebe Stignani. Subito dopo la consegna, Rita Monticelli dialogherà con Zaki sul suo libro “Sogni e illusioni di libertà. La mia storia”. L’iniziativa è ad entrata libera fino ad esaurimento dei posti.

"Patrick sta particolarmente a cuore a questa comunità, per lo studio a Bologna e le relazioni con la nostra provincia e la nostra regione ed è un simbolo di quell’internazionalismo e cosmopolitismo della cultura, della conoscenza e dei diritti che vorremmo divenisse patrimonio comune dell’umanità" sottolinea Giacomo Gambi, assessore alla Cultura e alla Legalità, che continua "siamo felici che sarà con noi al Teatro Ebe Stignani per sentire anche fisicamente l'abbraccio della nostra comunità".

  


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