Politica

Elezioni casus belli: il M5S perde (un altro) pezzo a Casalecchio

INTERVISTA | Per il grillino Baglieri la coalizione con i dem rappresenta un “suicidio”, rimprovera il suo partito e annuncia: "lascio il consiglio comunale, ma in Europa terrò fede ai 5 stelle "

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Giovanni Baglieri ha rassegnato le sue dimissioni da consigliere comunale di Casalecchio. Il motivo? Le divergenze interne al Movimento 5 Stelle sulla scelta di sostenere Matteo Ruggeri, candidato ufficiale del Partito Democratico. Questa presa di distanza segue la defezione dell'ex capogruppo e candidato sindaco Pietro Cappellini, che lasciando i pentastellati ha prima aderito al gruppo misto e successivamente si è unito a Fratelli d'Italia. Al posto di Baglieri, in consiglio comunale gli subentrerà Massimo Mattei, primo dei non eletti nella lista del M5S, che parteciperà già dalla prossima seduta, focalizzata su delibere di bilancio e tematiche urbanistiche.

La candidatura di Ruggeri è stata cruciale nella sua decisione di lasciare il consiglio comunale?

Certamente, perché non mi sono trovato nel modus operandi e, più in generale, rispetto al gruppo che la supporta, un gruppo costituito dalle stesse persone con cui vi è stato un confronto incessante in questi cinque anni, a tratti anche aspro. Periodo in cui non abbiamo mai registrato alcun miglioramento, anzi, molti temi specifici sono addirittura peggiorati nel corso della legislatura.
Come si può pensare che le cose possano cambiare radicalmente se i protagonisti sono gli stessi?
Ritengo che la scelta di entrare in coalizione sia stata decisa in modo alquanto superficiale, senza conoscere a fondo il territorio, senza il polso sul malcontento della gente. Ho insistito in tutte le sedi per evitare quello che personalmente ritengo un “suicidio assistito”.
Per questo ho chiesto piuttosto di valutare il programma della nuova lista guidata da Dario Braga, visto che in consiglio con la lista civica in particolare ci siamo sempre dibattuti sugli stessi temi. Mi è stato risposto che non ne sarebbe valsa la pena, ritenendola troppo di destra. In alternativa proponevo di andare da soli.
Non credo occorra uno statista per ipotizzare che a seguito di questa scelta si verificherà un crollo delle preferenze nella nostra lista locale. Fare previsioni azzeccate non è facile e le recenti elezioni abruzzesi insegnano. In ogni caso perderemo la nostra identità senza incidere minimamente sulle scelte future di questa compagine, ammesso che vada al governo, ma questo, a differenza dell’ottimismo manifestato a piene mani, non lo darei per scontato.

Ha lasciato solo il seggio o anche il partito?

Solo il seggio, in Europa terrò fede al Movimento.

Conosce il suo sostituto Mattei?

Si, ma superficialmente e gli auguro comunque buon lavoro.

Di cosa si è occupato principalmente durante il suo mandato?

Dei problemi di tutti i giorni, quelli che si vedono e si toccano con mano, il decoro in primis. Sui rifiuti mi sono battuto di continuo per non vedere in giro immondizia abbandonata e/o accumulata in tutti i cestini dei parchi e delle strade, inoltrando centinaia di segnalazioni con foto eloquenti. Ho sempre sostenuto che la raccolta differenziata andasse rivista e migliorata con l’introduzione di alcuni cassonetti differenziati, seguendo la città metropolitana, ma non c’è stato verso!
Si è scelto di proseguire su questa strada che in dieci anni non ha mai dato alcun riscontro positivo e le percentuali differenziate sono scese anziché salire. Ultimamente la raccolta in parchi e strade è migliorata solo perché siamo vicini alle elezioni e ho notato addirittura addetti in servizio la domenica.
Mi auguro di non notarle solo io queste cose miserevoli. I cittadini sono esausti di avere costantemente bidoncini sui marciapiedi e dover camminare in molti casi sulla strada anche con passeggini, deambulatori o sedie a rotelle.
Sulla manutenzione ordinaria e verde pubblico potrei scrivere un libro, strade dissestate, passaggi pedonali invisibili, segnaletica insufficiente, piste ciclabili fatte e rifatte che sono un colabrodo, illuminazione pubblica fatiscente, erba altissima tagliata a sprazzi e senza asportarne gli sfalci.
Certo che relativamente alle imprese appaltanti non siamo stati molto fortunati, ma le scelte iniziali sono state oculate? O è prevalso come sempre il massimo ribasso?

 Tra le zone dove vengono segnalate criticità quella dell'Unipo Arena 
La zona Unipol Arena, poi è stato un altro cavallo di battaglia, risiedendovi: qua la situazione è sempre più intollerabile e, ciliegina sulla torta, hanno aumentato i concerti da 50 a 60 annui facendo credere ai consiglieri di maggioranza che questo sarebbe stato un vantaggio per i residenti limitrofi che affogano nel traffico intasato, nello smog e parecchi sono disturbati dal rumore insopportabile delle band nelle ore notturne.

Ultima domanda: Cosa farà ora?

Al momento non lo so, anche se da parte di diversi concittadini arriva lo sprone per continuare a impegnarmi. Questo mandato è stato molto faticoso, poiché negli ultimi due anni ero da solo. Ritengo l’esperienza comunque positiva, aver vissuto in prima persona la macchina politica e amministrative dell’Ente. Entrerò nel merito dei programmi che saranno presentati e valuterò il da farsi.


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