Cronaca

Vandali all'Eremo di Ronzano, fra Benito: "Il coronavirus stia lasciando segni delinquenziali"

Racconta di aver sgridato educatamente alcune persone: "Ci avevano rimbrottato che a Ronzano tuteliamo di più la presenza dei migranti che quella dei bolognes"

Foto FB

"Atti vandalici e dispettosi questa notte agli ingressi di sentieri, viottoli, strade e cancelletti dell'eremo di Ronzano, danni per 700-800 euro .. di più". Lo denuncia su Facebook Benito Fusco, frate dei Servi di Maria.

Racconta di aver sgridato educatamente alcune persone: "Ci avevano rimbrottato che a Ronzano tuteliamo di più la presenza dei migranti che quella dei bolognesi - scrive il frate - le persone oneste e ben educate che frequentano l'eremo sanno che non è così. Ora - si sappia - stiamo valutando, dopo opportuna denuncia dei fatti a chi di dovere, di non rendere più accessibile gli spazi del colle di nostra pertinenza e titolarità, e ci avvarremo di ogni forma legale di deterrenza all'accesso, a difesa estrema degli spazi che custodiamo e coltiviamo da cento anni - e aggiunge - ci dispiace per chi da decenni è sempre stato corretto e rispettoso del luogo, del silenzio, della spiritualità, delle occasioni di festa e di collaborazione volontaria ... Sembra purtroppo che il dopo coronavirus stia lasciando segni delinquenziali di ripicca insensata e una autolesionista invidia della bellezza di Ronzano". 

"Questa è la ripartenza che non ci piace e verso la quale non dobbiamo abbassare la guardia: la ripartenza dell’odio - ha commentato l'assessore alla cultura Matteo Lepore - La solidarietà è scomoda. A quanto pare la stupidità e la violenza tornano a riaffiorare". 

L'eremo di Ronzano, in via dei Gaibola, nel 2017 vennero accolti circa 30 rifugiati richiedenti asilo, diventando Cas, struttura di accoglienza straordinaria.


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