Cronaca

Legambiente lancia la petizione: 'Ricostruiamo la ciminiera del Mulino Parisio"

E' stata decapitata a seguito del sisma del maggio 2012: circa i 2/3 della vetta sono stati demoliti, ma i cittadini non si sono rassegnati e le loro istanze sono appoggiate da Legambiente

Mosso dall'acqua del Savena, nel XIX secolo funzionò anche come mulino da riso era dotato di due turbine e due macine ed era alimentato da macchine a vapore: ed ecco la costruzione della ciminiera del Mulino Parisio che smise definitivamente di funzionare nel 1983.

Da sempre un simbolo e un punto di riferimento, dove finisce via Murri e ha inizio via Toscana, la ciminiera è stata decapitata a seguito del sisma del maggio 2012: circa i 2/3 della vetta sono stati demoliti (tagliati a fette) il 9 giugno 2012 in seguito alle verifiche sulla struttura, ritenuta pericolante a seguito delle scosse (GUARDA IL VIDEO). 

Ma i cittadini non si erano rassegnati e già all'indomani della demolizione si erano rivolti al Sindaco, ai Vigili del Fuoco e a tutti gli Enti preposti per "considerare ogni soluzione di consolidamento alternativa all'abbattimento vista l'importanza di questo manufatto a livello architettonico e urbano, che, oltre a rappresentare un'imprescindibile testimonianza storica che parla delle vie d'acqua e delle connesse attività produttive, rappresenta un importante segnale urbanistico, un riferimento visivo e formale che incide fortemente sul volto della città e sull'immaginario di chi la abita".

Oggi l'istanza dei bolognesi viene appoggiata da Legambiente che lancia una petizione per rimettere insieme questo antico simbolo della città: "Con la demolizione della ciminiera per il terremoto, i cittadini si sono sentiti espropriati  di un bene che apparteneva alla comunità pur sapendo che la proprietà materiale è di privati; i cittadini chiedono alla proprietà ed al Comune di Bologna di collaborare insieme per avere accesso ai finanziamenti per la ricostruzione della ciminiera, simbolo di questo territorio; Associazioni, Comitati, privati cittadini, professionisti sono uniti da questa richiesta…per restituire questo simbolo alla città".


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