Cronaca

Terremoto Bologna, il 75% degli edifici insicuri: chiuse scuole, cimiteri, sfollate 80 famiglie

80 famiglie sfollate, 2 scuole inagibili. Off-limits Cimiteri e Baraccano. Chiese transennate. Il sindaco fa il punto sui danni in città dopo l'ultimo forte sisma. Molti edifici non a norma antisismica: 'Rifare Bologna non è possibile, ma..."

Palazzo D'Accursio evacuato e transennato dopo scossa del 29 maggio

80 le famiglie sfollate perchè domiciliate in case inagibili, 2 scuole chiuse prima della fine dell'anno perchè insicure, danni riportati al Palazzo Comunale, chiese chiuse in via precauzionale perchè considerate edifici insicuri. Off-limits i cimiteri e serrati i locali del Baraccano, che hanno riportato lesioni. Così il punto sui danni in città rilevati inseguito alle forti scosse di terremoto dei giorni scorsi.

Se nel bolognese - comuni come Crevalcore e Galliera sono stati maggiormente feriti dai virulenti movimenti tellurici - anche la 'Dotta' ne è uscita graffiata e spaventata. Forse anche un po' più consapevole della sua 'precarietà' difronte certi eventi. Sono infatti ben il 75% gli edifici cittadini a non essere a norma antisismica. Così come hanno riportato il sindaco Virginio Merola e l'assessore con delega alla protezione civvile Luca Rizzo Nervo, ieri in conferenza stampa, facendo il punto della situazione.

IL QUADRO DELLA SITUAZIONE. In generale resta sotto controllo la situazione a Bologna. Torna a rassicurare il primo cittadino. L'emergenza più grave nel capoluogo è quella delle 80 famiglie evacuate da altrettante case popolari in via Libia, via Bentivogli e via del Porto. Tutte sono state ricollocate in altre strutture o in alberghi.
Nei giorni scorsi erano stati chiusi in via precauzionale e per permettere sopralluoghi gli uffici comunali di via Oberdan e del quartiere Borgo Panigale, che riapriranno lunedì 4 giugno (escluso l'Urp). Restano, invece, chiusi i locali del Baraccano (quartiere Santo Stefano), lesionati pesantemente dalle forti scosse di martedì scorso.
Confermato anche il provvedimento di apertura dei parchi di notte, mentre i cimiteri della Certosa e di Borgo Panigale resteranno ancora off limits al pubblico per ulteriori accertamenti. Garantiti, comunque, i funerali.
Infine, nessuna segnalazione ha riguardato impianti sportivi e scuole private. Su oltre 180 istituti scolastici statali pubblici, invece, due sono risultati inagibili e a differenza di tutti gli anni, lunedì 4 giugno non riapriranno i battenti.

EDIFICI NON A NORMA. "Bologna esce indenne dal terremoto, ma con il coraggio della verità è onesto dire che in natura non esiste il rischio zero", ha sottolineato Merola, ricordando che "la nostra città è stata costruita in varie epoche e con criteri diversi da quelli antisismici in vigore dal 2003 ad oggi". Secondo l'assessore Luca Rizzo Nervo, il 75% degli edifici infatti non sarebbe a norma: "Non possiamo rifare Bologna, ma ripartire non significa fare tutto come prima", ha garantito Merola.


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