Cronaca

Rotopress, il Comune di Bologna schierato al fianco dei lavoratori: “Non lasciamoli soli”

Su proposta di Coalizione Civica, il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità un Ordine del giorno per salvare i trentasette dipendenti

A difesa dei lavoratori e del territorio, spingendo le istituzioni ad agire: questo, in breve, l’Ordine del giorno proposto da Coalizione Civica e approvato all’unanimità dal Consiglio comunale in merito alla situazione dei trentasette lavoratori della Rotopress International srl, azienda editrice marchigiana che a Bologna ha sede in via Mattei. I dipendenti di Rotopress, che da mesi subiscono un utilizzo massiccio della Cassa integrazione straordinaria, sono in presidio dallo scorso 11 maggio. 

Il Comune si schiera con i dipendenti della Rotopress

“Ci sono stati cinque incontri del Tavolo Metropolitano di Salvaguardia – si legge nel documento diramato dal Comune – oltre a diversi incontri bilaterali tra le rappresentanze sindacali dei lavoratori e la proprietà dell’azienda che al momento non lasciano intravedere un piano di rilancio aziendale finalizzato alla tutela occupazionale; nell’ultimo incontro del Tavolo Metropolitano di Salvaguardia in particolare l’azienda si è impegnata in merito all’utilizzo di tutti gli ammortizzatori sociali e ai prepensionamenti, ma senza garanzie sulla piena continuità aziendale e la salvaguardia dell'occupazione di tutti i lavoratori, cosa che ha determinato la decisione degli stessi lavoratori, concertata con i sindacati, di non firmare il verbale di accordo e non accogliere la richiesta di smobilitare il presidio”.

L’ultima proposta "è stata bocciata dai sindacati e dai lavoratori" – commenta Detjon Begaj, capogruppo di Coalizione Civica, all’agenzia Dire – e, "arrivati a questo punto, tutto il Consiglio comunale deve esprimere solidarietà a questi lavoratori, provando a riaccendere i riflettori su questa situazione che riguarda proprio la nostra città e un settore in crisi come quello dell'editoria. Purtroppo non facciamo in tempo a salutare con favore il rilancio dei Edizioni Dehoniane che ci troviamo ad affrontare un'altra crisi. Non possiamo lasciare questi lavoratori da soli e nel silenzio mediatico".


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