Cronaca

Orari, no-pettegolezzi e decoro nell'abbigliamento: il decalogo per i lavoratori in Regione

In un documento, in discussione con i sindacati, c'è anche un paragrafo dedicato ad alcuni "suggerimenti" sul comportamento da tenere, sulla base del principio generale che "non è sufficiente non commettere illeciti, occorre anche non dare adito a pettegolezzi".

La Regione Emilia-Romagna chiede ai propri dipendenti "decoro e buon gusto", nel vestire e nei comportamenti. In un documento, in discussione in questi giorni con i sindacati, relativo a questioni di lavoro, c'è anche un paragrafo dedicato ad alcuni "suggerimenti" sul comportamento da tenere, sulla base del principio generale che "non è sufficiente non commettere illeciti, occorre anche non dare adito a pettegolezzi".

ONESTA'. Per far capire meglio il concetto, la Regione mette nero su bianco alcuni esempi. Le auto di servizio, ad esempio, "non possono essere usate se non per servizio. Quindi - si precisa - non per accompagnare a casa un collega o andare a pranzo".

ABBIGLIAMENTO. "Senza arrivare a un 'dress code' aziendale - si legge nel documento - si prega di evitare, specie nel prossimo periodo estivo, abiti non consoni al ruolo. Quindi niente abiti da spiaggia o ciabatte infradito".

ORARI E MARCATEMPO. "Chi aspetta lo scoccare del minuto lo fa, il più delle volte, al rientro della pausa pranzo - spiega Il documento- perchè ha fatto una pausa più breve di mezz'ora e non vuole perdere per questo il buono pasto", quindi "persone che aspettano che scatti il minuto per uscire, lucrando un minuto di presenza in più al giorno". La Regione quindi fa sapere che "è necessario essere consapevoli dell'immagine che diamo e tenerne conto anche nel nostro comportamento".

Benchè in viale Aldo Moro abbiano ben presente che "non è possibile incasellare l'insieme dei comportamenti umani in regole precise", anzi "più un elenco puntiglioso vuole essere completo, più si presta a essere strumentalizzato", quindi, si legge nel documento, "più che dettare regole precise, questo paragrafo vuole sollecitare una rinnovata attenzione di tutti i dipendenti e dei dirigenti ai propri comportamenti, che devono comunque essere improntati alle parole chiave del decoro e del buon gusto". (dire)


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