Cronaca

Mulino Parisio, al via demolizione: 'Ancora non si sa dove portarlo e che farne'

Ancora non si sa che destino avrà la storica ciminiera. "Neppure dove metterla per il momento. Il Comune vorrebbe esporla'. Saranno tagliati i 2/3, resterà solo la base: l'operazione richiederà un paio di giorni

La ciminiera decapitata

Le gru sono arrivate già prima delle 8 del mattino sotto la storica ciminiera del Mulino Parisio. Una folta squadra di uomini indaffarata a transennare l’area, imbragare la struttura. Bologna si prepara oggi a dare l’ultimo addio ad uno dei suoi cimeli. Non sarà salvato dai danni apportati dal tempo prima, dal terremoto di questi giorni poi. La struttura, di proprietà privata, verrà abbattuta – per circa 2/3 – tagliandola a fette (VIDEO DELLA 'DECAPITAZIONE' IN DIRETTA). Resterà solo la base, in ricordo. Questo l'epilogo dopo la dichiarazione di stato di pericolosità della struttura- a seguito delle recenti scosse - e l'ordine di evacuazione degli edifici circostanti.

Lorenzo Tagliavini – supervisor dello stato d’opera di demolizione – aggiorna sulle fasi: ‘Probabilmente oggi non riusciremo a concludere l’operazione di abbattimento. Lo spessore della ciminiera è di 35 centimetri e per questione di peso non sarà possibile effettuare il tutto in una sola giornata. Occorreranno forse due o tre giornate di lavoro."

“Ora quello che però pare più stringente è stabilire dove trasportate la parte demolita e che farne. Ancora non si sa." – aggiunge Tagliavini - "L’idea del Comune è quella di rimontarla e lasciare in esposizione il pezzo mozzato. Ma non si è decisa la collocazione, quindi bisogna trovare una sistemazione temporanea.”

C’è aria da funerale in zona stamattina: una piccola folla di curiosi, soprattutto anziani che vivono nei dintorni , si sono accalcati per vedere il procedere dei lavori. E commentano, dispiaciuti, proponendo talora improbabili soluzioni: ‘Non si doveva abbattere – tutti dicono’; mentre qualcuno azzarda: ‘Si poteva mettere in sicurezza dentro una teca di cristallo, poi illuminarla da sotto. Per esaltarla. Come hanno fatto con la Torre Eiffel’.


 


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