Cronaca

Malato di gioco, perde una fortuna: gestori della sala condannati al risarcimento

L'accusa era di circonvenzione di incapace: la somma è da capogiro

Un debito che era arrivato alla cifra di 415mila euro. A tanto era lievitato il conto delle perdite per un uomo, malato di gioco e parte lesa in un processo a Bologna, processo che ha visto condannati i titolari di una sala gioco di un comune alle porte di Bologna.

L'accusa è stata di circonvenzione di incapace e il risarcimento disposto dalla corte corrisponde all'intera somma giocata nei mesi dal soggetto in questione, più alcuni oneri accessori. Totale, 465mila euro.

A essere cindannati sono stati presidente, vicepresidente e due consiglieri di una società modenese che gestisce appunto la sala da gioco, con la pena detentiva di due anni, sospesa. Secondo la Dire si tratta del primo procedimento del genere in tutta l'Emilia-Romagna. La richiesta di rinvio a giudizio risale al 2021, mentre la vicenda risale al 2016 e al 2017.  "Non puoi non rispondere del tuo debito, devi assolutamente ridarci i soldi, se sei malato non puoi scaricare su di noi... perché in un modo o nell'altro arrivo in fondo", si legge nella richiesta della pm Gabriella Tavano al Tribunale in merito ad alcune delle frasi dei gestori, ricostruite dai Carabinieri, indirizzate alla vittima. Nel corso del confronto però, si legge ancora nell'atto protocollato, il diretto interessato ha tentato la fuga ma è stato bloccato dai gestori, a loro volta in auto, che hanno cercato di farsi consegnare 13.000 euro in particolare. Poi, l'uomo è riuscito a chiamare i Carabinieri e il suo avvocato.

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