Cronaca

A Imola la Rocca Sforzesca chiude al pubblico

I lavori, per un importo complessivo di 5,2 milioni di euro, dureranno oltre un anno

La Rocca Sforzesca di Imola

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Da venerdì 1 marzo, chiude al pubblico la Rocca Sforzesca di Imola, in vista del restauro finanziato in parte con risorse del PNRR.
Già dal prossimo fine settimana, operatori e tecnici di Imola Musei svolgeranno le operazioni di sgombero e di messa in sicurezza dei reperti esposti nella rocca, fa sapere il Comune. 

I lavori, per un importo complessivo di 5,2 milioni di euro, dureranno oltre un anno (riapertura prevista per la fine del 2025) e sono finanziati con fondi Pnrr per 4 milioni e 220 mila euro e per 980 mila euro dal Comune.

Risalente al XIII secolo, conserva il portale, il mastio le segrete e il terrazzo con vista su tutta la città. Modificata tra 1472 e 1484, per volere della corte sforzesca, venne aggiunta del Palazzetto del Paradiso, destinata a diventare una prigione tra XVI e XX secolo.

La ristrutturazione

L’intervento riguarda la riqualificazione delle aree esterne, dei cortili e degli spazi interni; il rifacimento del tetto; il restauro dei camminamenti superiori e di parte delle murature esterne. 

“Siamo ormai giunti alla fase operativa di questo ambizioso progetto a cui stiamo lavorando, con tecnici e Soprintendenza, già da un paio di anni – commenta Giacomo Gambi, assessore alla Cultura -. Siamo del resto convinti che una Rocca adeguatamente valorizzata potrà svolgere con maggior efficacia il suo naturale ruolo di centro culturale, di socialità e di aggregazione, sia per mezzo delle numerose attività culturali e museali che danno valore a questo importante monumento, sia per la sua capacità di attrarre negli spazi esterni manifestazioni culturali, storiche, musicali e di intrattenimento”.
 
“Ci rendiamo conto – aggiunge il direttore dei musei, Diego Galizzi - di perdere per diversi mesi uno dei contenitori culturali più attrattivi della città, ma i lavori consentiranno di rinnovare e arricchire gli spazi museali, e soprattutto di renderli accessibili in buona parte alle persone con disabilità. Nel frattempo stiamo lavorando all’allestimento di uno spazio al Museo San Domenico che possa raccontare la storia della rocca ai visitatori durante questo periodo di chiusura”.
 


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