Cronaca

Il braccialetto fa scattare l'allerta: 51enne agli arresti

Non avrebbe dovuto avvicinarsi alla persona offesa, una donna di circa 40 anni, mantenendo una distanza di almeno 500 metri, ma ...

L'operatore dei Carabinieri

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I Carabinieri della Sezione Radiomobile di Imola hanno arrestato un 51enne italiano per aver violato il provvedimento del Giudice. Era stato infatti sottoposto al divieto di avvicinamento alla persona offesa con l’applicazione del braccialetto elettronico nel mese di gennaio, dopo un’indagine per atti persecutori. 

Il braccialetto, collegato ai computer dei Carabinieri della Centrale Operativa di Bologna, vigila i movimenti delle persone sottoposte alla misura cautelare e allertare l’operatore se vengono violati i parametri impostati.

Ed è appunto questo che è avvenuto: l'uomo non avrebbe dovuto avvicinarsi alla persona offesa, una donna di circa 40 anni, mantenendo una distanza di almeno 500 metri, ma alle ore 19:05 del 10 marzo, i Carabinieri della Centrale Operativa di Bologna hanno ricevuto un’allerta dal computer su una violazione della zona protetta da parte del 51enne.

Così i Carabinieri della Sezione Radiomobile di Imola si sono messi alla ricerca del 51enne trovandolo poco dopo in un bar della zona, situato a una distanza inferiore di quella prevista dall’abitazione della vittima.

Arrestato dai Carabinieri, il 51enne è stato trattenuto agli arresti domiciliari, in attesa di essere accompagnato nelle aule giudiziarie del Tribunale di Bologna per la convalida dell’arresto con giudizio direttissimo.

Il braccialetto elettronico 

Un dispositivo che consente il controllo elettronico in remoto dei soggetti posti agli arresti domiciliari, in detenzione domiciliare o alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare (nell’ambito delle norme per il contrasto alla violenza di genere).

Il sistema è stato introdotto dall'art. 275-bis c1 del c.p.p (aggiunto dall'art. 16, D. 341/2000 convertito con modifiche dalla l. 4/2001), ma il quadro normativo è stato completato dalla modifica dell’art 47-ter e dall’art 285 bis c.p.p.

Il braccialetto, applicato alla caviglia del controllato, invia segnali a un'unità di sorveglianza locale, installata all'interno dell'abitazione dove questi è obbligato a permanere.

Se il soggetto si allontana dalla zona di copertura o manomette il dispositivo e perde il contatto, scatta il segnale di avvertimento nella Sala Operativa delle forze dell'ordine cui è collegato il congegno. (fonte: Ministero della Giustizia)


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