Freak Antoni, il ricordo della figlia: 'Non è stato un padre presente, ma poi ho capito'
'Era un grande', così Martina, senza fronzoli racconta il rapporto non semplice con un padre assente, ma che ha saputo lasciale un grande insegnamento. Intanto venerdì, su oltre 100 radio, un omaggio a Freak dal Mei
La seduta del consiglio comunale odierno si è aperta con un minuto di silenzio in omaggio a Freak Antoni, la storica voce degli Skiantos, che ci ha lasciato la scorsa settimana. La cittadinanza, e non solo, ha partecipato commossa alla camera ardente allestita a Palazzo d'Accursio lo scorso venerdì e oggi in Comune la figlia dell'artista scomparso è intervenuta ringraziando per l'affetto dimostrato al padre.
Poi la giovane Margherita, 15 anni, ha voluto ricordare senza fronzoli la figura del genitore. "Oggi sono qui per riprendere quello che ho detto quando ho preso la parola venerdì scorso. La mia è una piccola testimonianza su chi era mio padre per me. Lui non è stato un padre molto presente, ma non perché non volesse, semplicemente perché non ne era capace. Io, quindi sono cresciuta con mia madre, e mio padre lo vedevo solo di domenica, come era stato prestabilito in sede di separazione".
Inizia così il discorso di Martina, che ammette: "Crescendo ho sentito sempre di più la mancanza di una figura paterna nella mia vita e ho iniziato ad accumulare sentimenti, frustrazione, rabbia, odio. Non pensavo affatto che fosse colpa mia, se i miei genitori si erano separati, pensavo fosse colpa di mio padre, che non era stato capace di amare la sua famiglia. Ma adesso che non c'è più, non posso dire più niente: perché lui ha passato una vita intera a cercare qualcosa e quel che cercava lui lo cerco anch'io".
Martina ha confidato il travaglio interiore che ha segnato la vita di Freak. "Lui cercava qualcosa da amare che durasse per sempre: chiamatela anima gemella, chiamatelo I-phone, chiamatelo dio o x, potete chiamarlo come volete, ma il fatto non cambia. Mio padre era un grande perché lui continuava a cercare quel qualcosa e non si accontentava".
Infine, il ricordo della figlia di Freak si conclude con una citazione tratta dallo Zibaldone di Leopardi: 'Il non poter essere soddisfatto da alcuna cosa terrena (...) e trovare che tutto è poco e piccino alla capacità dell'animo proprio (...) e sempre accusare le cose d'insufficienza e di nullità e patire mancamento e voto (...) pare a me il maggior segno di grandezza e di nobiltà, che si vegga nella natura umana'".
"Mio padre - ha detto Martina in chiusura del suo intervento in seduta di consiglio comunale - era un grande proprio perché era non era soddisfatto dalle piccole cose insufficienti, ma aveva l'animo così grande che niente e nessuno poteva appagarlo".
Intanto da Venerdì 21 Febbraio su oltre 100 radio italiane un omaggio per Freak Antoni, a cura del Mei e Protosound: "Al genio del cantautore bolognese recentemente scomparso sarà dedicata la prossima puntata di Tutti I Topi Vogliono Ballare. In onda la sua intervista realizzata in occasione dei 50 anni di musica indipendente italiana". Attraverso la voce di Freak sarà ripercorsa l'Italia discografica degli anni che vanno dal '68 al '90, la fine del Punk e la scena “demenziale” degli Skiantos, le radici di quella rivoluzione contro il conformismo produttivo che le Major imposero al mercato della musica.