Cronaca

'I luoghi del cuore Fai': al secondo posto ci sono i 'Prati di Caprara'

L'area è la seconda più votata in Italia. Un gran numero di segnalazioni anche per l’Antico Stabilimento termale a Porretta

E' una classifica provvisoria, ma i più votati in Emilia-Romagna sono il Bosco ai Prati di Caprara a Bologna 
e l’Antico Stabilimento termale a Porretta Terme (BO). 

C'è tempo fino al 30 novembre 2018 per eleggere “I Luoghi del Cuore”, il censimento dei luoghi da non dimenticare promosso dal FAI, posto speciali, legati alla nostra identità e alla nostra memoria, che versano in stato di degrado o di abbandono e che vorremmo salvare e proteggere, agendo concretamente per il loro recupero, la loro tutela e la loro valorizzazione.

La regione più attiva è al momento la Puglia, in particolare la provincia di Taranto con 2 luoghi nei primi 10 classificati, seguita da Sicilia, Lombardia ed Emilia Romagna.

A oggi ecco i luoghi in Emilia Romagna ai primi posti della classifica provvisoria: 

1) Il Bosco ai Prati di Caprara a Bologna è un’ex area militare che si sviluppa tra la via Emilia Ponente, in prossimità dell'Ospedale Maggiore, il torrente Ravone e la canaletta Ghisiliera. L’area si è spontaneamente rinaturalizzata dopo la dismissione delle attività militari e oggi è un’estesa zona verde dentro il tessuto urbano, che ospita piante ad alto fusto, in prevalenza di essenze a rapida crescita infestanti o pioniere (robinia, ailanto, pioppo, olmo, ecc.) e un habitat ricco di specie animali e vegetali.

Dai primi dell’Ottocento il luogo è stato teatro di esercitazioni e parate militari, tra cui quelle del 1805 durante la visita di Napoleone Bonaparte a Bologna e del 1861 per la proclamazione del Regno d’Italia, e ha ospitato a lungo corse di cavalli e altre manifestazioni sportive e di altro genere (tra cui nel 1906 l’esibizione del Wild West Show di Buffalo Bill). L’area necessita di una bonifica del terreno da ordigni bellici e altri materiali. "Il Piano Strutturale del 2008 della città di Bologna ha inserito quest'area tra quelle per cui è previsto un riuso, destinandone una parte a spazi pubblici e di interesse collettivo (includendo verde e attrezzature sportive) e una parte a edilizia residenziale e commerciale" si legge nella nota FAI. Il comitato “Rigenerazione no speculazione” chiede una maggiore salvaguardia delle aree verdi rispetto alle previsioni urbanistiche del 2015 affinché il bosco venga il più possibile preservato.

2) Un gran numero di segnalazioni in questa prima fase di censimento anche per l’Antico Stabilimento termale a Porretta Terme (BO), alle pendici del Monte della Croce, lungo il greto del Rio Maggiore. In questo luogo sgorgano diverse sorgenti salsobromoiodiche dalle quali traggono il nome gli stabilimenti termali Marte Reale, Donzelle e Leone-Bovi. Questi edifici si affacciano su una piazzetta al cui centro si trova una piccola fontana con vasca, oggi in disuso.

All’interno delle terme alte si trova la Sala Bibita, detta anche Grottino Chini, che contiene un capolavoro: le sue pareti sono infatti rivestite di piastrelle in maiolica realizzate a inizio Novecento da Galileo Chini, il più importante esponente italiano del periodo liberty. Oggi la sala si trova in stato di forte degrado a causa di infiltrazioni dalla volta della copertura, così come l’intero complesso termale, chiuso al pubblico. L’obiettivo della raccolta voti è quello di segnalare lo stato deprecabile del complesso, proprietà di un gruppo privato, auspicandone il recupero.

Il censimento è realizzato con il Patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018. Si ringrazia il Gruppo Editoriale Gedi per la concessione gratuita di spazi pubblicitari, che ci aiutano a diffondere l’iniziativa e la missione del FAI.


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