Cronaca

Caso di Chikungunya in Saragozza: disinfestazione in corso

Nell’area circostante l’abitazione della persona ammalata, e per un raggio di un centinaio di metri,tra le vie Risorgimento, Odone Belluzzi, Bellinzona, Volterra, Levi Civita, Valle di Preda

Caso importato di chikungunya in città. Si tratta di una persona che ha contratto la malattia trasmessa da una puntura di zanzara infetta. Dopo aver individuato i tipici sintomi, febbre alta e dolori muscolari, si è rivolta alle strutture sanitarie che hanno determinato la diagnosi.

Sono state immediatamente attivate le misure di profilassi, come previsto dallo specifico protocollo regionale: è in corso la disinfestazione nell’area circostante l’abitazione della persona ammalata, e per un raggio di un centinaio di metri. La zona di trattamento è circoscritta tra le vie Risorgimento, Odone Belluzzi, Bellinzona, Volterra, Levi Civita, Valle di Preda.

Il Comune invita i residenti ad attuare le misure necessarie ad evitare il proliferare della zanzara che potrebbe essere favorito dalle temperature ancora relativamente elevate. Si chiede pertanto la collaborazione di tutti per adottare adeguati interventi di contenimento, usare larvicidi nei pozzetti e nei tombini, eliminare sottovasi, evitare ristagni di acqua, non lasciare secchi o contenitori con l’apertura rivolta verso l’alto.

A fini precauzonali si consiglia di proteggersi dalle punture utilizzando repellenti epidermici, utilizzare laddove possibile zanzariere alle finestre, utilizzare prodotti che allontanano le zanzare, indossare vestiti coprenti e di colore chiaro poiché le zanzare sono attratte dai colori scuri. Più in generale si chiede di collaborare, nelle proprietà private, alle attività di lotta contro le zanzare svolte dall'Amministrazione con i trattamenti contro le larve.

Ulteriori informazioni, sia in riferimento all’attività di disinfestazione sia riguardo agli obblighi richiamati nella specifica ordinanza, possono essere reperite nel sito: www.comune.bologna.it/zanzara

Chikungunya. Malattia virale caratterizzata da febbre acuta e trasmessa dalla puntura di zanzare infette. La prima epidemia nota è stata descritta nel 1952 in Tanzania, anche se già nel 1779 era stata descritta un’epidemia in Indonesia forse attribuibile allo stesso agente virale. A partire dagli anni Cinquanta, varie epidemie di chikungunya si sono verificate in Asia e in Africa. In Europa nell'agosto 2007 sono stati notificati i primi casi autoctoni in Emilia Romagna.

Dopo un periodo di incubazione di 3-12 giorni, si manifesta una sintomatologia simil-influenzale che include febbre alta, brividi, cefalea, nausea, vomito e soprattutto importanti artralgie (da cui deriva il nome chikungunya, che in lingua swahili significa "ciò che curva" o "contorce"), tali da limitare molto i movimenti dei pazienti che quindi tendono a rimanere assolutamente immobili e assumere posizioni antalgiche.
 
Si può sviluppare anche un esantema maculopapulare pruriginoso. Il tutto si risolve spontaneamente, in genere in pochi giorni, ma i dolori articolari possono persistere anche per mesi. Le complicanze più gravi sono rare e possono essere di natura emorragica (ma non in modo così grave come nella dengue) entro 3-5 giorni, o neurologica, soprattutto nei bambini. In rarissimi casi la chikungunya può essere fatale, più che altro in soggetti anziani con sottostanti patologie di base. (fonte: Istituto superiore di sanità)


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