Cronaca

Cesare Cremonini accende il portico di San Luca: "Un'installazione unica, un regalo alla città"

Da stasera e fino al 25 giugno dalle dieci alle cinque del mattino oltre due chilometri del portico più amato si illumineranno grazie alle stesse luci utilizzate per i concerti dell'artista: "Un simbolo che sarà ancora più visibile e straordinario, ma che poi tornerà come tutti lo conoscono"

I portici dall’Arco del Meloncello fino alla Basilica di San Luca verranno illuminati questa sera e fino al 25 giugno (dalle 22.00 alle 5.00) grazie a quella che chi l'ha immaginata per primo (Cesare Cremonini per il Bologna Portici Festival) la definisce "esperienza". Unica, senza ombra di dubbio, come unici sono i nostri portici patrimonio Unesco: "Da Bologna in questi giorni arriveranno a tutto il mondo immagini straordinarie fatte di creatività, luci e musica, che serviranno a omaggiare e valorizzare ulteriormente uno dei simboli più forti e visibili della nostra città. Si tratta di un progetto tecnicamente complesso, che richiede personale specifico e tecnologia (quindi anche molte risorse) ma che è destinato a essere temporaneo perché è giusto che poi tutto torni come prima" spiega Cesare Cremonini durante la presentazione del progetto alla stampa, con al suo fianco il sindaco Matteo Lepore e la delegata alla cultura Elena Di Gioia.

"Sotto quel portico ci andavo con i miei genitori da piccolo, perdevo fiato allenandomi con i miei compagni di calcio, li ho percorsi praticamente in ginocchio perché andasse bene il mio esame di maturità, cosi come in tanti fanno per i loro fioretti. Insomma, sono nelle nostre vite. Anzi, sono il bellissimo palcoscenico della nostra vita quotidiana ed è proprio da questo pensiero che è arrivata l'ispirazione: le luci dei miei palchi per uno show promotore dei nostri valori da dedicare alla città". E poi il consiglio: "Se siete innamorati in queste serate speciali portatela qui la vostra fidanzata!". 

Bologna e Cesare Cremonini: dai colli ai portici, un rapporto simbiotico

Il rapporto simbiotico tra Cesare Cremonini e Bologna è noto a tutti fin dagli inizi della sua carriera ormai venticinquennale: da 50 Special a Piazza Santo Stefano, sono numerose le canzoni da lui firmate in cui traspare tutto l'amore per la sua città. Tra i luoghi a cui è maggiormente legato c'è senz'altro il porticato che porta al santuario della Madonna di San Luca, il più lungo al mondo, con i suoi 3.796 metri che costeggiano via Saragozza inerpicandosi fino alla basilica di San Luca e punteggiato di lapidi, epigrafi ed ex voto e comprendente 15 cappelle votive mariane, è un luogo altamente simbolico. Costruito in epoca rinascimentale per riparare dalla pioggia i pellegrini che si recavano al santuario, con i suoi 666 archi che si inerpicano a serpentina sul Colle della Guardia, regala a chi lo percorre un'esperienza impagabile. I portici del santuario della Madonna di San Luca sono uno dei monumenti più amati e visitati a Bologna, nonché un'icona della sua tipica architettura urbana, dichiarata patrimonio Unesco.

Per renderle omaggio, dal 19 giugno alle 22:00 fino al 25 giugno, in occasione della chiusura della prima edizione del Bologna Portici Festival – Heritage Meets Creativity (in programma dal 13 al 18 giugno 2023), grazie a un progetto creato da Cesare Cremonini, con il sostegno del Comune di Bologna e di Intesa Sanpaolo, per la prima volta verranno illuminati i portici dall’Arco del Meloncello fino alla Basilica di San Luca. Un imponente progetto creato appositamente per l'occasione con il quale Cesare omaggia la sua città e che, per una settimana, illuminerà le notti di San Luca dando nuova vita a questo storico percorso. È il regalo che Cesare Cremonini vuole fare personalmente alla sua città, a cui restituisce uno dei suoi simboli in una veste magica e inedita.

Un'opportunità unica per godere di tutta la bellezza di Bologna in uno scenario da favola, resa possibile dal supporto del Gruppo Intesa Sanpaolo, che ha da subito sostenuto il progetto e che si inserisce nella più ampia collaborazione tra il Gruppo Intesa Sanpaolo e Cesare Cremonini che ha portato, tra le altre cose, alla realizzazione dell’iniziativa “Io vorrei”, nata con l’obiettivo di migliorare l’inclusione sociale nei quartieri più degradati di alcune tra le principali città italiane, grazie alla riqualificazione delle periferie urbane con opere murarie permanenti realizzate dallo street artist Giulio Rosk.


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