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Le vie di Bologna dai nomi più strani e il loro significato: la seconda parte

A decine si contano le bizzarrie odonomastiche della città, soprattutto dentro le mura. La riorganizzazione dell'urbanistica introdotta dai napoleonici cambiò tutto, ma alcune strade hanno mantenuto una radice volgare

Vicolo Quartirolo

Nomi insoliti, per viuzze e stradine antichissime. Si perde nei secoli l'origine odonomastica dei nomi di vicoli e strade che compongono il tessuto urbano di Bologna, frutto di semplificazioni, adattamenti linguistici, atti notarili trascritti male, ma soprattutto il susseguirsi degli eventi.

Le vie di Bologna dai nomi più strani e il loro significato, che non tutti conoscono

Accade così che le vie, come le conosciamo ora dedicate a illustri padri dell'Illuminismo e della scienza una volta prendevano il nome per via di quello che il 'volgo' vedeva in esse, come il cattivo odore oppure la presenza di botteghe dello stesso mestiere. In questa seconda (la prima si può trovare qui) parte abbiamo raccolto altre denominazioni. Spiegazioni dettagliate per ogni via di Bologna le potete invece trovare qui.

Via Fondazza

Collega Strada Maggiore a via Santo Stefano. L'origine del nome si orienta tra due significati diversi. Il primo vuole che la strada fosse una via d'accesso ai campi fuori della cerchia del Mille. Nel medioevo infatti tale zona della città era ancora non edificata, da cui il nome che richiama il fondo, inteso come terreno. L'altra opzione vede invece il termine fondazza come dispregiativo, nell'indicare la scarsa qualità del terreno, non si sa se dal punto di vista della coltura o di quello dell'edificabilità.
 

Vicolo Basadonne

Questo vicolo, oggi scomparso, collegava via Oderdan a via delle Moline, poco prima del loro incrocio. Prima chiuso e poi interamente edificato, dell'origine del nome si hanno tre scuole di pensiero. La prima descrive ilvicolo come molto stretto e ventoso, un vento che 'bacia le donne'. La seconda è attribuita a un presunto episodio di uno straniero che baciò tre donne, evento tanto scandaloso che diede poi il nome al vicolo. Infine, ipotesi più accreditata, la via prende il nome ancora una volta da una famiglia nobile di origine veneziana, ovvero ca' de' Basadoni.

Vicolo Stradellaccio

Posta prallelamente tra via Saragozza e via Barberia, un vicolo 'stradellazzo' compare per la prima volta in una mappa del 1692. Ha cambiato tanti nomi, tra cui 'Guazzacuoio', simile a via Senzanome, dai primi rogiti delle case del '300, fino all'ufficializzazione della forma più volgare. Il riferimento è alle cattive condizioni di salubrità della strada.

Via Tagliapietre

Come tante strade del centro, e in particolare del Quadrilatero, via Tagliapietre prese il nome dalle botteghe che nel '600 facevano della zona un opificio appunto di mastri tagliapietre. LA prima denominazione risale al '600.

Vicolo Carbonara

Quest'ansa dell'omonima via fu chiusa all'inizio del '700. I motivi sono presto detti: la stradina era anche chiamata con l'intuitivo termine 'Stronzo Muffo' e negli annuari si fa riferimento a "viazoli occupati", probabilmente per espletare i propri bisogni fisiologici.


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