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Un trekking per quartiere: 6 percorsi urbani a Bologna

Dai Prati di Caprara al canale Navile, passando per il parco del Forte Bandiera e per quello di San Pellegrino

"Bologna è una vecchia signora dai fianchi un po' molli, col seno sul piano padano ed il culo sui colli". Questo è l'incipit di Bologna, la canzone di Francesco Guccini dedicata alla città felsinea, che ci dice già un po' tutto sulla geografia del territorio: colline a sud, pianura a nord. Non c'è bisogno infatti di andare lontano per immergersi subito nella natura e perdersi in favolose camminate.

Di fronte a una vasta rete di percorsi, ne abbiamo scelto uno per quartiere così, vicino a casa, nessuno avrà più scuse per non muoversi.

1. Borgo Panigale - Reno (zona Barca, Borgo Panigale, Santa Viola)

Dai Prati di Caprara al Parco dei Pini. Non tutti lo conoscono, se non per le questioni di cronaca perché al centro di un dibattito sulla riqualificazione dell'area, ma vicino al centro di Bologna, vicino all'Ospedale Maggiore, ci sono i Prati di Caprara. Un parco immenso adibito a prati per gare ippiche nei tempi che precedevano l’Unità d’Italia, poi furono usati per le esercitazioni militari, manovre e parate. 

Si parte da via del Chiù per arrivare al Parco dei Pini costeggiando un percorso ciclopedonale. Una passeggiata insolita ma autentica, fuori dai percorsi turistici. Si prosegue fino all'incrocio con via Bugatti, passato un piccolo ponte, si prende di nuovo via del Chiù sulla destra. Po via Agucchi, via Emilia e via Del Triumvirato fino a entrare a Parco dei Pini. 

2. Navile (zone Bolognina, Corticella, Lame)

Da Bologna a Bentivoglio lungo il canale Navile. In bicicletta oppure a piedi,  la ciclovia del Navile è un percorso ciclopedonale che si dispiega lungo le sponde dell’omonimo canale ideale per trascorrere qualche ora all’aperto tra bellezze naturalistiche e gioielli dell’archeologia industriale.

La ciclovia inizia da Porta Galliera, per raggiungere, poco fuori porta Lame, il Sostegno della Bova e, subito dopo, il Parco di Villa Angeletti che si sviluppa lungo la sponda destra del canale. 

Il canale Navile, costruito tra la fine del 1100 e l’inizio del 1200, collegava in origine Bologna a Venezia e rappresentava un’importante via di collegamento per i traffici commerciali marittimi perché navigabile fino al mare grazie a tutti i “sostegni” (chiuse) e le opere idrauliche costruite lungo il suo percorso. Rimase in uso fino al secondo dopoguerra e lungo le sue rive si attestarono insediamenti produttivi che sfruttavano l’energia data dall’acqua con le ruote a pale, come le fornaci, i mulini e le piccole centrali elettriche.

Si potranno ammirare poi numerosi sostegni risalenti al XV e XVI secolo, come il Sostegno del Torreggiani, del Landi, del Grassi, riedificato dal Vignola, e di Corticella, dove sorgeva il primo porto di Bologna, raggiungibile dopo aver attraversato il Ponte della Bionda.

3. Porto-Saragozza (zone Costa Saragozza, Malpighi, Marconi, Saffi)

Oltre al classico percorso dall'arco del Meloncello al Santuario della Madonna di San Luca, lungo il bellissimo portico che conduce al Colle della guardia, un altro percorso poco impegnativo ma carino da fare è quello che da Villa Spada conduce a San Luca. Un sentiero un po' più lungo che inizia da Villa Spada in via Saragozza, dove tramite un sentiero Cai, si arriva, dopo una piccola deviazione su via di Casaglia, nel parco San Pellegrino. Da lì, si sale fino ai Trecento scalini e poi si prosegue fino al Santuario di San Luca. Alternando strade asfaltate a sentieri più interni.

Per i più allenati, arrivati in cima, c'è la possibilità di proseguire per il sentiero dei Bregoli che conduce al Parco Talon di Casalecchio.

4. San Donato-San Vitale (zone San Donato, San Vitale)

"Da parco in parco attraverso la Scandellara", itinerario promosso da trekking italia, porta alla scoperta dei parchi cittadini "lì dove prima era tutta campagna": via della Campagna, Scandellara, parco Scandellara, parco Campagna, parco Tanari, Torre Unipol, via Massarenti.

5. Santo Stefano (zone Colli, Galvani, Irnerio, Murri)

Da San Michele in Bosco a Forte Bandiera. Per i più pigri basta una passeggiata nell'orto botanico o nei maestosi giardini Margherita ma basta andare un po' più in alto per godere di panorami mozzafiato e percorsi nel verde.

Questo percorso, sempre tramite sentieri Cai, parte dall’imponente Complesso di San Michele in Bosco, uno dei più grandiosi e ameni d’Italia che si erge in uno dei punti più panoramici dei colli a ridosso di Bologna. Da qui ci si addentra nel Parco di San Michele in Bosco, che nella parte basa su Via Codivilla è denominato Giardino Remo Scoto ed è di proprietà dell’Istituto Ortopedico Rizzoli.

Si prosegue risalendo le valli del torrente Aposa e del suo affluente rio Costarella, tagliando le pendici di monte San Vittore e del colle di Barbiano. Da qui, infine, si giunge alla meta: Forte Bandiera e il suo parco da cui si potrà godere delle meravigliose vedute su Bologna, Rastignano e la valle del Savena.

6. Savena (zone Mazzini, San Ruffillo)

La proposta per il quartiere Savena è quella di un tour nei parchi cittadini attraverso le tante macchie verdi presenti nella zona: giardino Vittime della Uno Bianca, Giardino Antonio Ivan Pini, Giardino Peppino Impastato, Parco delle Aquile Randagie. Ultimo, ma non per importanza, il parco Lungo Savena che può anche essere superato per raggiungere il bellissimo parco dei Gessi e dei calanchi dell'Abadessa.


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