Attualità

Emergenza Malagrotta: per tre mesi i rifiuti di Roma in Emilia-Romagna

Dopo l'incendio dell'impianto di Roma ovest, il presidente Bonaccini si è reso disponibile

Foto archivio

L’Emilia-Romagna smaltirà per un periodo limitato di tre mesi un quantitativo ridotto di rifiuti in arrivo dalla Capitale. Lo rende noto la Regione che risponde all'emergenza smaltimento dei rifiuti di Roma, dopo l'incendio dell'impianto di Malagrotta, nella zona di Roma ovest, il 24 dicembre. 

"Come già avvenuto in altre situazioni di emergenza e altri territori fuori regione - fanno sapere da viale Aldo Moro - l’Emilia-Romagna dice sì alla richiesta di sostegno che arriva da Roma dopo il vasto incendio all’impianto di smaltimento di Malagrotta, che ha drasticamente ridotto la capacità di trattamento di rifiuti urbani indifferenziati nella Capitale. Per un periodo definito - tre mesi – accoglierà e tratterà negli impianti emiliano-romagnoli un quantitativo di rifiuti in arrivo da Roma, quantitativo piuttosto contenuto (non più di 9.200 tonnellate al mese)". 

La disponibilità del presidente Stefano Bonaccini è stata formalizzata ieri al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che il 26 dicembre, sentito anche il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, aveva a sua volta scritto a Bonaccini "al fine di salvaguardare la cittadinanza da rischi per l’igiene pubblica e da pregiudizi per la qualità ambientale, per il decoro e la vivibilità urbana", si legge nella nota. 

Il piano operativo e le modalità verranno definite dalle Società multiservizi interessate. I costi di conferimento e le modalità di pagamento dovranno essere pattuiti fra i Gestori, sulla base dei costi di impianto e tenuto conto anche di una quota aggiuntiva - pari a 20 euro per ogni tonnellata di rifiuto - a titolo di ristoro ambientale, da versare al Comune sede dell’impianto di conferimento, spiega la Regione. 

Aggiornamenti su RomaToday
 


Si parla di