Attualità

Festa del Papà, 7 cose padre-figlio da fare a Bologna

Una giornata speciale, un pomeriggio libero, un'esperienza tutta nuova: il 19 marzo è uno solo, ma le idee da condividere sono tantissime

Il 19 marzo, San Giuseppe, è la Festa del Papà. Certo è solo una buona occasione per trascorrere un po' di tempo padre-figli, le idee restano per tutti gli altri 364 giorni dell'anno! E' un giorno di primavera e quest'anno cade di martedì, ma perchè no, se non è troppo difficile concedersi questa giornata è possibile organizzare la propria esperienza speciale la domenica precedente o il weekend successivo...

Ecco qualche idea per una giornata o un'esperienza speciale: 

1. Motori: il mito Lamborghini e il suo museo per sognare un po'

Il mito automobilistico di Lamborghini. Dal suo fondatore a oggi il viaggio è affascinante sia per i piccoli appassionati di velocità e tecnologia che per i loro papà. È possibile visitare il Museo Lamborghini di Sant'Agata Bolognese. Il Museo è stato aperto nel 2001 come testimonianza del continuo impegno dell'azienda nella celebrazione delle sue automobili e dell'interesse degli appassionati. 

Il mito Lamborghini è legato a filo doppio alla figura del fondatore, Ferruccio Lamborghini: uomo forte, determinato e sanguigno. Il progetto di Ferruccio, la produzione di vetture per far sognare gli appassionati di tutto il mondo, decolla nel 1963. In precedenza l’attività si concentra sui trattori e sui bruciatori, beni di cui nell’Italia del dopoguerra c’è particolarmente bisogno. Nel 1963 viene costruito lo stabilimento Automobili Lamborghini di Sant’Agata Bolognese. La prima vettura prodotta in serie dallo stabilimento è la 350 GT, che subisce diverse evoluzioni. 
 
Nel 1965 i tempi sono maturi per la creazione del primo capolavoro: la Miura, disegnata da Bertone, che sarà presentata nel 1966 al Salone dell’Auto di Ginevra e lanciata come la più veloce vettura di serie esistente. In seguito l’azienda attraversa alterne vicende, a partire dalla cessione da parte del fondatore nel 1972, ma non smette di esaltare le fantasie più spericolate degli amanti delle quattro ruote: nel 1973 esce la prima Countach che sarà prodotta in cinque versioni, per un totale di 1999 pezzi. 
 
Tra il 1989 e il 1993 la casa di Sant’Agata vive una breve ma intensa stagione in Formula Uno, fornendo motori alle scuderie Larrousse, Lotus, Minardi, Ligier e creando una monoposto che correrà con il Team Modena nel 1991. Intanto, nel 1990, parte la produzione di un’altra leggenda, la Diablo, che nelle sue varie versioni viene prodotta fino al 2001. Dal 1998 la Lamborghini fa parte del Gruppo Audi. Le ultime sfide si chiamano Murciélago, Murciélago Roadster, Gallardo, Gallardo spyder.
 
Nel 2013 la Casa del Toro festeggia il suo 50° Anniversario con il Grande Giro Lamborghini che vede la partecipazione di oltre 300 auto Lamborghini provenienti da tutto il mondo. Nel 2014 inizia una nuova era per la Lamborghini che presenta il nuovo modello Huracán al Salone di Ginevra.  (BolognaWelcome)

Aperto tutti i giorni:

Dal 1 Aprile al 31 Ottobre dalle 9.30  alle 19.00
Dal 1 Novembre al 31 Marzo dalle 9.30 alle 18.00.

2. Le "figu" che passione: una gita fuori porta al "Museo della Figurina"

Il Museo della Figurina è nato dalla appassionata opera collezionistica di Giuseppe Panini, fondatore, nel 1961, dell’omonima azienda assieme ai fratelli Benito, Franco Cosimo e Umberto. Nel corso degli anni egli ha raccolto centinaia di migliaia di piccole stampe a colori che nel tempo sono andate a costituire questa straordinaria collezione diventata museo all’interno dell’azienda nel 1986. Nel 1992 Giuseppe Panini e l’azienda stessa decidono di donare il Museo al Comune di Modena, città ritenuta sua sede naturale in quanto capitale mondiale della figurina moderna.

La raccolta riunisce accanto alle figurine propriamente dette, materiali affini per tecnica e funzione: piccole stampe antiche, scatole di fiammiferi, bolli chiudilettera, carta moneta, menu, calendarietti, album pubblicati dalle ditte per raccogliere le serie o creati per passatempo dai collezionisti seguendo solamente il proprio gusto estetico e la propria fantasia e molti altri materiali ancora. Il Museo è stato aperto al pubblico il 15 dicembre 2006, nella prestigiosa sede di Palazzo Santa Margherita che ospita anche la Biblioteca Delfini, la Galleria Civica e l'Istituto Superiore di Studi Musicali O. Vecchi - A. Tonelli. Palazzo Santa Margherita è sorto dove si ergeva una chiesa dedicata proprio a Santa Margherita. Utilizzato dal XII secolo prima come convento poi come caserma, dal 1874 divenne sede (e lo è tuttora) del Patronato pei Figli del Popolo.

Museo della Figurina fa parte da ottobre 2017 – insieme a Fondazione Fotografia e Galleria Civica di Modena  – di FONDAZIONE MODENA ARTI VISIVE, istituzione diretta da Diana Baldon e presieduta da Gino Lugli, dedicata alla presentazione e alla promozione dell'arte e delle culture visive contemporanee.

ORARI
mercoledì, giovedì, venerdì: 11-13; 16-19
sabato, domenica e festivi: 11-19
Orari durante le festività natalizie
24 e 31 dicembre: chiuso
25 dicembre e 1 gennaio: 16-19
26 dicembre e 6 gennaio: 11-19

BIGLIETTERIA
Intero 6 €

Ridotto 4 €
gruppi di almeno 10 persone con prenotazione, studenti certificati 18-26 anni, guide turistiche con tesserino in corso di validità, abbonati Trenitalia (regionale Emilia Romagna annuale, mensile, settimanale), soci Coop Alleanza 3.0, iscritti FAI, soci Touring Club Italiano con accompagnatore, abbonati stagione teatrale del Teatro Comunale di Modena ed ERT, possessori youngERcard

Gratuito
under 18 e over 65, disabili con accompagnatore, classi di ogni ordine e grado accreditati e accompagnati dal rispettivo docente, studenti certificati della scuola di alta formazione di Fondazione Fotografia, , giornalisti accreditati o con tesserino in corso di validità, tesserati AMACI, tesserati ICOM, il primo accompagnatore di un bambino sotto i 10 anni 

Ingresso libero
14-16 settembre 2018 in occasione del festivalfilosofia, 13 ottobre 2018 in occasione della Giornata del Contemporaneo, ogni prima domenica del mese (iniziativa Mibact #domenicalmuseo)

3. Mille voci e mille suoni...alla scoperta degli strumenti della comunicazione

Questo particolare museo privato (Patrimonio dell'UNESCO), che occupa locali per oltre 600 mq, documenta attraverso 800 oggetti (raccolti dal titolare in oltre 30 anni di ricerche) la storia della radio dalle origini fino ai giorni nostri. Ideatore e curatore di questo museo unico nel suo genere e che riceve visite ed encomi da tutto il mondo, e' il bolognese Cav. Giovanni Pelagalli, nato nel 1941, tecnico elettronico ed anche "prestigiatore". Il primo embrione di questo museo nasce nel 1952, Giovanni Pelagalli guida personalmente le visite al museo, offre ricchezza di spiegazioni e sovente mette in funzione numerosi apparecchi e strumenti per rendere più' viva la visita guidata. In omaggio alla simpatia degli ospiti, non manca mai un suo... gioco di prestigio.
Le sezioni espositive si sviluppano su circa 2.000 metri. Sono esposti oltre 800 pezzi originali e funzionanti che "raccontano":
La storia della Radio - dalla preistoria di Marconi, fino alla radio dei giorni nostri.
La storia della Fonografia- dal Tin Foil di Edison del 1878 ai grammofoni a tromba a manovella. ecc...
La storia delle macchine musicali meccaniche del '700 e dell'800 - orchestrion, organi a cilindro, carillon, automi, ecc...
Sala Marconi - in esposizione rarissimi pezzi originali "firmati" Marconi, cimeli Marconiani. "Qui mio padre rivive!" ha scritto la figlia di Marconi, principessa Elettra, visitando il museo e la Sala dedicata a suo padre.
Sala Ducati - in esposizione radioapparecchiature civili e militari, macchine fotografiche, strumenti meccanici di precisione, motori e motocicli, documenti di ricerca, ecc..., che mettono in luce il genio incontenibile dei tre fratelli Ducati Adriano, Marcello e Bruno che dal 1924 si è esteso da Bologna in tutto il mondo.
Storia della Televisione - dalla lampada Raytheon per "radiovisione" meccanica del 1928 al primo televisore biancoero elettronico con immagine riflessa del 1935, al primo televisore a colori sperimentale a schermo tondo, ecc...;
Storia della Canzone italiana e napoletana - oltre 5.000 canzoni, dischi originali d'epoca 78-45-33 giri, dischi "strani" a 80 e 120 giri fino ad arrivare alle moderne registrazioni. Inoltre 1.000 spartiti musicali d'epoca.
Biblioteca - rari volumi e riviste d'epoca inerenti le tematiche museali.
Cineteca - oltre 400 films, manifesti e locandine cinematografiche.
Sala dell'Amicizia - attigua al museo, dotata di audio, video SAT, informatica, per gli incontri mensili degli "Amici del museo".

(Via Col di Lana 7, ingresso euro 4.00 fonte: BolognaWelcome)

4. Il museo più goloso: quello del gelato! 

Inaugurato a settembre 2012, il Gelato Museum Carpigiani è centro culturale d’eccellenza per la comprensione e l’approfondimento di Storia, Cultura e Tecnologia del Gelato Artigianale e delle professionalità di coloro che lo hanno trasformato nel corso dei secoli. Dalle origini ad oggi, è un percorso interattivo su 3 livelli di lettura: l’evoluzione del gelato nel tempo, la storia della tecnologia produttiva e dei luoghi e modi di consumo del gelato.
All’interno del museo, su oltre 1000 metri quadrati, trovano spazio 20 macchine originali, postazioni multimediali, 10.000 fotografie e documenti storici, preziosi strumenti ed accessori d’epoca ed inedite video-interviste.
Il Gelato Museum sorge presso la sede Carpigiani ad Anzola dell’Emilia, all’interno di ex spazi industriali ora convertiti in una struttura innovativa per lo studio e l’approfondimento della storia del Gelato Artigianale.

Per una visita speciale è possibile prenotare una "gelato experience" che va dalle visite guidate con assaggio alle dimostrazioni, dalle esperienze per famiglie ai compleanni a tema. 

Gelato Museum Carpigiani Via Emilia, 45 - Anzola Emilia

5. "Le case della scienza": laboratori, incontri e visite guidate

Dal 12 al 31 marzo 2019 si rinnova l’appuntamento con Le case della scienza, il festival dedicato alla divulgazione scientifica e tecnologica con particolare attenzione a esperienze e realtà del territorio imolese. La rassegna è realizzata dal Comune di Imola in collaborazione con Associazione ScienzaE, con il Patrocinio della Regione Emilia-Romagna e della Città Metropolitana di Bologna.
La manifestazione ogni anno propone mostre, incontri, visite guidate e laboratori in vari luoghi (istituzioni, musei, scuole).
Quest’anno il festival è dedicato agli SPAZI. Lo spazio fisico intorno all’uomo è prima di tutto campo di esplorazione, attraverso cui soddisfare il proprio bisogno di conoscenza. Gli spazi naturali che ci circondano hanno un’estensione che va dall’infinitamente piccolo delle particelle subatomiche all’infinitamente grande degli spazi intergalattici.  Gli Spazi esemplificati nel programma delle Case della Scienza 2019 non sono solo rappresentativi del più comune universo matematico o astronomico, ma sono anche espressione di una moltitudine di ambiti del sapere umano e della natura, oggetto di attenzione da parte di vari soggetti che operano in ambito culturale e divulgativo: scuola, università, industria, istituzioni, associazioni culturali, artistiche, ambientali.

Anche quest’anno il Comune di Imola, in collaborazione con l’associazione ScienzaE e altri enti e associazioni imolesi, propone una serie di attività didattiche gratuite rivolte alle scuole nell’ambito della manifestazione. Sono molti gli spunti di riflessione e le opportunità di approfondimento ispirati al tema, che vanno dall’esplorazione del cosmo e della natura, ai cambiamenti climatici che trasformano il pianeta. Da segnalare in particolare lo spettacolo ideato e prodotto dall’INAF – Istituto nazionale di astro fisica “Martina tremenda nello spazio”. L’evento avrà luogo in orario mattutino ed è riservato alle scuole.
Torna anche il concorso a premi (in palio buoni viaggio Trenitalia) 5 minuti di scienza riservato a studenti delle scuole superiori che avranno 5 minuti di tempo ciascuno per illustrare un complicato tema scientifico a scelta. La gara avrà luogo domenica 24 marzo alle ore 17 presso l’Auditorium Aldo Villa al Museo di San Domenico, un’occasione per tutti i ragazzi e le ragazze di cimentarsi in un’esperienza di divulgazione scientifica di fronte a un grande pubblico.
Il programma didattico suddiviso per fasce d’età, prevede opportunità specifiche con prenotazione obbligatoria per scuole, insegnanti e gruppi organizzati di adulti e ragazzi.

Il programma: 

La manifestazione si apre martedì 12 marzo con un’attività ludica a Casa Piani, la sezione Ragazzi della Biblioteca Comunale di Imola, intitolata Matematica in gioco (dalle ore 16.45): Agostino Recchia, premiato inventore di giochi, propone ai ragazzi divertenti rompicapi, giochi da tavolo e puzzle geometrici. 
Mercoledì 13 marzo, in Biblioteca, alle ore 21, è in programma la presentazione del libro di Luca Novelli Il Ponte di Adamo (Brioschi 2018), un affascinante diario di viaggio nello Sri Lanka. Giovedì 14 marzo alle ore 20.45 si terrà l’incontro all’Auditorium Aldo Villa - Museo di San Domenico dal titolo La Relatività generale di Einstein: l’impresa intellettuale di Einstein ha un protagonista nascosto, il grande matematico lughese, Ricci Curbastro. Ne parla il fisico Ibanez Riccò. 
Lo spazio oltre l’immagine: gli specchi nella pittura dal ‘400 a oggi è il titolo dell’incontro, che si terrà venerdì 15 marzo alle ore 17.30 a Palazzo Vespignani, un viaggio alla ricerca degli specchi nell’arte a cura di Maria Grazia Bellardi dell’Università di Bologna. Alle ore 18, presso la sede di Sis.Ter, si parlerà di rifiuti molto speciali: Detriti Spaziali e Nano Satelliti, è il titolo dell’incontro curato da Spacemind, divisione di sviluppo sistemi spaziali NPC con sede a Imola.
Sabato 16 marzo sono previsti due incontri in Biblioteca: alle ore 9 Il pianeta in trasformazione, sulla modifica degli equilibri della società in conseguenza dei cambiamenti climatici; alle ore 16 Spazi della memoria. Tra luoghi reali e luoghi immaginari, in cui Gli studenti raccontano l’esperienza “Progettare con il generale Anders”, un progetto a cura dell’Associazione Eredità e Memoria, in collaborazione con Istituto Paolini Cassiano, Polo Universitario di Imola e Centro di Lingue Ideas in Action.
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Domenica 17 marzo, doppio appuntamento: alle 15.30 alla Scuola Primaria Pelloni Tabanelli Drone che passione! un laboratorio sui droni e il loro utilizzo; alle ore 18 è in programma un concerto presso l’Auditorium della Scuola di Musica Vassura Baroncini. Da Flatlandia a Lucio Fontana in spazi sonori a quattro dimensioni è il titolo dell’evento, a cura del collettivo Improplayers.
Lunedì 18 marzo alle ore 16.30 il Centro culturale Primola organizza un incontro sui cambiamenti climatici e dalle 18 alle 20 all’Opera Studio si terrà un laboratorio teatrale dal titolo Guarda il cielo (…e sogna di volare), in occasione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci. Il laboratorio prosegue anche martedì 19 e mercoledì 20 e si conclude con un saggio sabato 23 marzo alle ore 18.30.
Che cosa sono le onde gravitazionali, perché è importante osservarle e perché è difficile misurarle è l’argomento dell’incontro di martedì 19 marzo all’Auditorium Aldo Villa del Museo di San Domenico, dal titolo Una nuova era per l’astronomia: sarà presente Filippo Martelli dell’Università di Urbino che ha scoperto le onde gravitazionali insieme ai colleghi americani del team Ligo, Premio Nobel per la Fisica 2017. 
Mercoledì 20 marzo sono in programma due incontri serali.
In Biblioteca alle ore 21 si parlerà di scienza e letteratura con Oriano Spazzoli. La serata, intitolata Dal cielo allo spazio: l'universo immaginato, a cura di Casa Piani in collaborazione con l’Associazione astrofili di Ravenna, prevede letture di brani di Italo Calvino. Alla sede del CAI di Imola i preziosi animali notturni saranno i protagonisti di un incontro dal titolo Volare con le mani – alla scoperta del mondo dei pipistrelli. Inizio ore 21.

Il programma prosegue venerdì 22 marzo al Museo di San Domenico (ore 20.45) presso l’Auditorium Aldo Villa, con la conferenza dal titolo Space Airlines, come domani viaggeremo nello spazio, sul futuro delle esplorazioni spaziali a cura dell’Associazione Astrofili Imolesi, con Federico Di Giacomo. L’astronomo e divulgatore Di Giacomo sarà il relatore della conferenza Dalla terra alla luna, il viaggio più lungo, in programma venerdì 16 marzo (ore 18), presso la sede di Università Aperta.
La radioastronomia, nata per scoprire che aspetto hanno i corpi celesti, sarà inoltre al centro della conferenza di sabato 23 marzo al Centro Visite “Marcello Ceccarelli” - Radiotelescopio di Medicina. Onde radio dallo spazio è il titolo dell’incontro con Stefania Varano, responsabile didattica e divulgazione di INAF-IRA.

Sempre sabato 23 marzo da non perdere l’incontro con Gabriele Cremonese dell’INAF - Osservatorio Astronomico di Padova che parlerà della missione BepiColombo, lanciata alla volta di Mercurio: Tre occhi italiani su Mercurio è il titolo della conferenza al Museo di San Domenico, che inizia alle ore 18.

La rassegna ha il suo culmine domenica 24 marzo: si comincia alle 10 presso lo Zoo Acquario, con Documentiamoci, documentari a cura di Ecosistema. Giochi e quiz per tutti al Museo di San Domenico con gli esperti ScienzaE che metteranno alla prova il pubblico in due momenti, alle ore 10 e alle 15. Nel pomeriggio, sempre all’Auditorium Aldo Villa del Museo di San Domenico, è in programma una conferenza sull’architettura dal titolo La ricerca della forma perfetta, con Giorgio Bolondi dell’Università Libera di Bolzano.
L’ultimo appuntamento della manifestazione è l’escursione guidata a cura del Polo didattico Bosco della Frattona (CEAS Scuola Parchi Romagna) e Ronda Speleologica Imolese (CAI Imola). L’esperienza ha per titolo Viaggio al centro della terra: la grotta della Tanaccia, una facile escursione speleologica per ragazzi e adulti, in un luogo tanto vicino, quanto unico e speciale. Il ritrovo è domenica 31 marzo alle ore 8.30 (rientro previsto intorno alle 13.30) presso il parcheggio Sante Zennaro via Pirandello 12. 

Ai Musei Civici di Imola il fine settimana che va da venerdì 22 a domenica 24 sarà particolarmente intenso. Sabato e domenica i Musei ospitano due interessanti mostre e installazioni. Gravity. Immaginare l’Universo dopo Einstein presenta 
installazioni video prodotte da ASI, INFN e MAXXI-Musei nazionale delle arti del XXI secolo. L’esposizione Space Zoom consente di esplorare l’Universo dai minuscoli quark fino ai possibili multi-universi, con un percorso che abbraccia tutta la realtà che circonda visibile e invisibile. Le mostre sono a cura di ScienzaE, con il contributo di INFN di Bologna.

Sempre al Museo di San Domenico, non poteva mancare il planetario gonfiabile: lo spettacolo del planetario Spazio, ultima frontiera - Il Planetario.It è dedicato all'esplorazione spaziale, che ha portato sonde ai confini del Sistema Solare e proprio cinquanta anni fa, ha permesso all'uomo di calpestare la superficie della Luna. Protetti all’interno della cupola del planetario gonfiabile si ripercorrono le tappe fondamentali delle esplorazioni spaziali e le prospettive future. Gli spettacoli sono in programma venerdì 22 marzo (ore 20); sabato 23 marzo (ore 15.30, 16.30, 17.30 e 18.30) e domenica  24 marzo (ore 10, 11, 15.30, 16+.30, 17.30. 18.30).

Tutti gli appuntamenti, se non diversamente indicato nel programma completo, sono gratuiti e aperti ad adulti e bambini. Alcuni di essi sono a disponibilità limitata e richiedono prenotazione. Per informazioni: Servizio Cultura, Spettacolo e Politiche giovanili tel.0542 602427 - IAT 0542 602207 - Associazione ScienzaE tel.339 2588666.

6. Lo show dei Pappagalli! 

Domenica 17 marzo Federico Orlandi presenta “PAPPAGALLI SHOW”. Federico e i suoi pappagalli rari deliziano il pubblico con uno spettacolo unico in Italia: acrobazie ed esercizi molto originali vi aspettano in questa domenica pomeriggio!Spettacolo ripetuto in due turni: alle ore 16.00 e alle 17.15

7. All'aeroporto Marconi: guardare i decolli e gli atterraggi sognando di fare il pilota

Aerei che atterrano e altri che decollano verso mete tutte da sognare: una delle cose che amano tanto i bimbi è guardare questi giganti che una volta in cielo sembrano tanto piccolini...


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