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Residenza, i certificati e i documenti che servono: come fare a Bologna

Cambi di abittazione, pratiche burocratiche, a cosa servono e come fare per ottenerli

Cambiare residenza, intestazione di bollette, dichiarazione dei redditi e non solo. Spesso, per ragioni che riguardano soprattutto il cambio di abitazione, occorrono documenti relativi alla residenza. Qui di seguito un pratico elenco dei documenti prodotti con le istruzioni da seguire per le casistiche più comuni. Qui invece è possibile trovare i moduli da scaricare e compilare.

Certificato di residenza.
Serve a dimostrare che si risiede in un indirizzo entro il territorio comunale. Si può richiedere in qualsiasi Urp comunale o di quartiere, oppure attraverso l'apposito servizio online. Il certificato di residenza è valido per sei mesi dalla data del rilascio. E' sostituibile con autocertificazione per pratiche rivolte alla pubblica amministrazione e ai gestori di pubblici esercizi, ma solo previo conenso di questi ultimi. Per fare il certificato servono nome, cognome, data di nascita ed esatto indirizzo. E' richiesto anche indicare lo scopo preciso dell'uso del certificato di residenza. Il costo varia in funzione dell'uso del certificato stesso.

Cambio di abitazione entro il territorio comunale

Si può fare denuncia entro 20 giorni dal trasferimento. In caso di trasferimento del nucleo familiare occorre delega di tutti i maggiorenni, con fotocopia di ogni carta d'identità. In caso di minori, se il trasferimento riguarda solo un genitore, occorre presentare moduli a parte specifici. Va indicato il numero dell'interno affisso all'ingresso: se manca segnalarlo all'operatore. Se ci sono patenti o veicoli intestati riferiti alla vecchia residenza occorre anche presentare targhe ed estremi della patente.

Per coloro che entrano in una convivenza (collegio, convitto, caserma, ecc..), la denuncia è di competenza del capo-convivenza e non del diretto interessato. Per chi si trasferisce in un appartamento dove è già residente un nucleo familiare viene richiesta una dichiarazione di conoscenza del trasferimento, resa da un maggiorenne di detto nucleo. La denuncia del cambio di residenza per coloro che entrano in una convivenza (collegio, convitto, caserma, ecc.), è di competenza del capo-convivenza e non del diretto interessato.

Al momento della denuncia, le persone che non sono legate da vincoli devono dichiarare se o meno costituire un nucleo unico o separato. Questa dichiarazione dovrà essere sottoscritta, alla presenza dell’operatore anagrafico, da tutti gli interessati.

I requisiti per il trasferimento sono la residenza nel territorio comunale e un documento che attesti la titolarità al nuovo indirizzo. Dopo 2 giorni lavorativi il Comune registra la richiesta. Dopo 45 giorni, se non viene notificato diniego, la domanda può considerarsi accolta.

Trasferimento di residenza

I cittadini italiani o stranieri provenienti da altro Comune italiano o da uno Stato estero, che intendono denunciare il trasferimento della residenza nel Comune di Bologna, possono presentarsi, entro 20 giorni dalla data del trasferimento, presso un qualsiasi URP di quartiere. Il cambio di residenza decorre dal giorno in cui è stata presentata la domanda. Le modalità sono le stesse del trasferimento entro il territorio (vedi sopra).

Cambio di residenza via email o raccomandata

E' possibile presentare le richieste di residenza - con provenienza da altro Comune o dall’estero - e i cambi di indirizzo all’interno del Comune di Bologna, oltre che presso gli URP di quartiere, anche per posta raccomandata, per fax o per via telematica.

Il richiedente deve utilizzare il modulo allegato e inviarlo all’Anagrafe del Comune con le modalità e agli indirizzi indicati nella penultima pagina del modulo. In caso di cittadini stranieri sono richieste documentazioni aggiuntive.

Trasfiermento all'estero

La denuncia di trasferimento riguarda i cittadini già iscritti nell'anagrafe della popolazione residente a Bologna.

I cittadini italiani che trasferiscono la residenza all'estero possono ottenere l'iscrizione all'AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero) con una delle seguenti modalità: recandosi, una volta raggiunta la destinazione estera, al Consolato italiano competente per territorio. Il Consolato provvederà ad inviare la pratica al Comune che procederà all'iscrizione all'AIRE.

In alternativa, il cittadino può rendere la dichiarazione presso l'Ufficio Atti Migratori (fornendo l'esatto indirizzo nello Stato estero). Anche in questo caso l'interessato dovrà recarsi successivamente al Consolato per denunciare la sua presenza sul territorio estero. Il Consolato infatti dovrà inviare al Comune la conferma dell'avvenuto trasferimento. Se l'interessato non si rivolge al consolato, la cancellazione dall'anagrafe della popolazione residente verrà effettuata per irreperibilità e non per migrazione all'estero, con conseguente segnalazione al Prefetto.
 


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