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Bollo auto, pagamenti e sanzioni: cosa fare per mettersi in regola

Tutto quello che riguarda il tributo regonale, le esenzioni, e come annullare le richieste di pagamento per bolli prescritti o già pagati

La tassa automobilistica, il cosidetto Bollo auto, è un tributo regionale il cui pagamento viene richiesto a chi possiede uno o più veicoli iscritti al Pra - Pubblico registro automobilistico, a prescindere dall'effettiva circolazione. Il bollo va pagato ogni anno, ma essendo una tassa regionale l'iporto varia da regione a regione. Per l'Emilia-Romagna si calcola una cifra per ogni Kw di potenza del mezzo, in base alla sua classe ambientale. La scadenza della tassa varia anch'essa in base alla potenza del veicolo. Si ha tempo circa un anno per pagare la tassa, dopodiché scatta una sanzione calcolata in base alla durata temporale del mancato versamento. Qui di seguito una breve guida in sintesi per capire i passaggi da fare, mentre qui le informazioni sul bollo Emilia-Romagna 2018 nel dettaglio.

Bollo auto: quando scade

Il nuovo bollo va pagato ogni anno, entro un mese dalla sua scadenza. Dopo il primo mese scatta il meccanismo sanzionatorio, progressivo in base alla durata del mancato pagamento. Se non arrivano cartelle esattoriali prima, un bollo si prescrive il terzo anno successivo a quello dove sarebbe dovuto pervenire il pagamento. L'arrivo della cartella esattoriale interrompe la prescrizione.

Bollo non pagato: cosa fare e quanto pagare

Se il bollo non risulta pagato occorre sanare la posizione al più presto. Occorre fare un versamento compilando il modulo 'Pagamento Tassa Automobilistica' reperibile online oppure in ufficipostali, tabaccherie, agenzie pratiche auto, sportelli Aci, banche convenzionate. In Emilia Romagna si può pagare anche al di fuori della regione di residenza. Al pagamento della tassa, si deve aggiungere quello della sanzione (qui il tariffario e il meccanismo di calcolo) e quello del versamento. Le sanzioni sono ridotte per chi provvede in tempi celeri.

Il bollo non risulta pagato: cosa fare

Può succedere che vengano richiesti pagamenti non dovuti, in particolare il saldo di un bolo che non risulta pagato. Per evitare spiacevoli inconvenienti è bene conservare le ricevute per almeno tre anni dalla scadenza del pagamento. Per contestare il pagamento, poiché la tassa risulta già versata, si può presentare ricorso alla Commissione tributaria entro i termini di impugnazione stabiliti dalla legge. In alternativa si può presentare richiesta di esercizio dell’autotutela, richiedendo l’annullamento della richiesta di pagamento oppure lo sgravio della cartella. La domanda di autotutela si può presentare soltanto nel caso in cui i termini per impugnare l’accertamento emesso dall’agenzia delle entrate siano già scaduti.  In tal caso, l’Agenzia delle Entrate è obbligata ad annullare il provvedimento.

Bollo auto: le esenzioni

Il piano esenzioni del bollo varia da regione a regione anche se alcune categorie sono sempre dispensate. Per Emilia-Romagna i veicoli esentati dal pagamento del bollo sono i veicoli storici, quelli destinati ai disabili, gli elettrici o alimentati solo aGpl e metano, gli ibridi, i veicoli destinati alla rivendita.
 


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