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Aereo cancellato o in ritardo, sette consigli per ottenere il rimborso

Alcune indicazioni utili per facilitare le richieste di riparazione in caso di disagi

Voli cancellati o in estremo ritardo. Spesso il viaggiatore tende a rimanere disarmato e spiazzato dai disagi che possono manifestarsi durante un viaggio, magari programmato da settimane e 'incastrato' tra i tempi di lavoro.

Per questo, Airhelp, una azienda che si occupa di tutela ai consumatori, ha imbastito un piccolo vademecum per tutelarsi, al fine di chiedere eventuali rimborsi o risarcimenti.

Conservare le carte

Conservare la carta d'imbarco e qualsiasi altro documento di viaggio - Se non si è in possesso della carta d’imbarco, si può utilizzare qualsiasi documento di volo con un numero di riferimento della prenotazione. Questo numero viene solitamente assegnato dalla compagnia aerea durante la prenotazione, è un codice di sei cifre e può includere lettere e numeri.

Chiedere le ragioni del ritardo

Appena la compagnia aerea annuncia il ritardo, chiedere subito la ragione e cercare di prendere quante più informazioni possibili. Più è specifica la ragione, meglio è. Se riferiscono che la causa riguarda “circostanze operative” o “carenze di sicurezza del volo”, sarà necessario chiedere maggiori dettagli; sono informazioni molto importanti per le procedure di rimborso.

Prendere nota dell'orario effettivo di arrivo

Quando l’aereo è effettivamente atterrato al gate e la porta si apre, si consiglia di prendere nota dell’effettivo orario d’arrivo. Se il ritardo supera le tre ore, si può avere diritto a un risarcimento.

Pasti e bevande nell'attesa? Paga la compagnia

Se si è costretti ad aspettare a lungo in aeroporto, a seconda del ritardo e della lunghezza del volo, la compagnia aerea è obbligata a fornire cibo e bevande gratuite a tutti i passeggeri. Non è solo buona educazione, è un diritto di tutti i passeggeri.

Attenzione a cosa si firma

Le compagnie aeree potrebbero offrire buoni o altri omaggi e, sebbene possano sembrare allettanti, questi potrebbero far perdere il diritto a un ulteriore risarcimento.

Sciopero? Non è 'causa eccezionale'

Ad aprile del 2018 la Corte di giustizia europea ha stabilito che gli scioperi del personale delle compagnie aeree non possono essere considerati una ‘circostanza straordinaria’ e quindi possono essere risarcibili per legge.

Rimborsi e risarcimenti: quando scattano, cosa spetta

Per voli in ritardo, cancellati o imbarchi negati, tutte le compagnie aeree (low cost comprese) devono corrispondere da 250€ a fino 600€ di rimborso a prescindere dal prezzo pagato per il biglietto acquistato. Si tratta di un diritto dei passeggeri il più delle volte a loro sconosciuto (o omesso dalle compagnie aeree), tant’è che meno del 2% degli aventi diritto ha richiesto e ottenuto il risarcimento.

Rimane il consiglio per tutti i passeggeri di monitorare e raccogliere prove circa la situazione del proprio volo. “Qualsiasi cambio di prenotazione che coinvolga autobus, treni o altri voli -afferma Roberta Fichera, portavoce di AirHelp- non dovrebbe essere effettuato in alcun caso senza previa notifica da parte della compagnia aerea”. Ancora “A partire da un ritardo di oltre cinque ore, la compagnia aerea è tenuta a rimborsare ai passeggeri l'intero prezzo del biglietto” continua Fichera. “In caso di ritardo superiore alle due ore e di distanza superiore ai 1.500 chilometri, la compagnia aerea che opera il servizio deve fornire pasti e bevande anche ai passeggeri in aeroporto, con la possibilità di effettuare due telefonate o inviare due fax o e-mail. Se necessario, le compagnie aeree devono anche fornire un alloggio e facilitare il trasporto. Consigliamo a tutti i passeggeri di richiedere questo servizio alla compagnia aerea. AirHelp aiuta i viaggiatori aerei a ottenere il giusto risarcimento e, quando necessario, porta le compagnie aeree in tribunale”.


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