Basket city, cinque giocatori-simbolo della storia della Virtus
Un sommario dei protagonisti che hanno accompagnato le Vu nere nella storia
Basket city. Questo l'appellativo che, storicamente, si usa quando si parla di pallacanestro a Bologna. In origine erano ben sei le squadre di basket che giocavano sotto le due torri. Il derby per antonomasia però è sempre stato Virtus-Fortitudo, una sfida che per anni si è rinnovata, fino a toccare quota 105 gare disputate.
Basket city, cinque giocatori-simbolo della storia della Fortitudo
Nomi di peso sono i giocatori che parteciparono negli anni ai match tra Vu nere e la Effe, fino agli anni '90 ai vertici della pallacanestro italiana. Qui di seguito abbiamo raccolto quelli più importanti per la Virtus, i protagonisti di una squadra fondata nel 1929 che porta in dote 15 scudetti, otto coppe d'Italia, due Euroleghe, attualmente la seconda più titolata dopo Olimpia Milano.
Roberto Brunamonti: Originario di Spoleto e 59 anni lo scorso aprile, Brunamonti ha militato in Virtus per quasi tutto il 'periodo d'oro', e più precisamente da1982 al 1996. Buon play anche se dalla statura imponente per il ruolo, con lui la Virtus si è aggiudicata 4 scudetti e tre coppe Italia. Per un anno ha anche rivestito il ruolo di allenatore.
Renato Villalta: Classe 1955, trevigiano di origine Villalta ha giocato dal '76 all' '89 dopo aver militato per cinque stagioni a Mestre. Dal 2013 al2015 è stato anche presidente della società. A Villalta s deve il maggior numero di canestri e rimbalzi, rispettivamente 7306 e 3133, con una media di 15,5 e 6,6. Dopo la carriera da giocatore e alcuni anni da dirigente, ora Villalta lavora nel mondo assicurativo locale.
Micheal Richardson: 64enne texano, approdò a Bologna nel 1988 dopo essere stato bandito dall'Nba per fatti di roga: a Bologna rimase per quattro primavere nel ruolo di play/guardia. Con lui la Virtus vinse la Coppa Italia nel 1989 e del 1990. Il suo nome è inserito nell' All Star Game dello steso periodo.
Emanuel Ginobili: 41 anni a luglio, l'argentino nel ruolo di guardia tiratrice affronta assieme alle Vu nere il biennio 2000-2002. Il club è in piena età d'oro e l'argentino, under 25 con le gambe più esplosive del campionato, portò i bianconeri di Messina ad agguantare il 'triplete' (o Grande Slam per dirla all'americana): Eurolega, scudetto e Coppa Italia.
Pedrag 'Sasha' Danilovic: Sul parquet sotto le Due Torri quando i cannoni sparavano nel suo Paese, la allora Jugoslavia, Danilovic, classe 1970, emerse per le sue giocate in contropiede e i suoi tiri da qualsiasi posizione. In forze alla Virtus dal 1992 al 1995 e dal 1997 al 2000, 'Sasha' Danilovic è nel pantheon delle Vu nere non solo per i tre scudetti nelle tre stagioni '93, '94 e '95, ma soprattutto per la finale scudetto '98, dove con un gesto stupefacente riuscì di fatto a strappare il match decisivo alla storica rivale cittadina Fortitudo. Ritiratosi dall'attività agonistica dopo Bologna, ora è presidente della federazione serba. In suo onore, la Virtus ha ritirato la maglia numero 5.