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Le vie di Bologna dai nomi più strani e il loro significato, che non tutti conoscono!

A decine si contano le bizzarrie odonomastiche della città, soprattutto dentro le mura. La riorganizzazione dell'urbanistica introdotta dai napoleonici cambiò tutto, ma alcune strade hanno mantenuto una radice volgare

Vicolo dei ranocchi

Nomi insoliti, per viuzze e stradine antichissime. Si perde nei secoli l'origine odonomastica dei nomi di vicoli e strade che compongono il tessuto urbano di Bologna, frutto di semplificazioni, adattamenti linguistici, atti notarili trascritti male, ma soprattutto il susseguirsi degli eventi. Accade così che le vie, come le conosciamo ora dedicate a illustri padri dell'Illuminismo e della scienza una volta prendevano il nome per via di quello che il 'volgo' vedeva in esse, come il cattivo odore oppure la presenza di botteghe dello stesso mestiere. Qui di seguito abbiamo raccolto solo alcune -se ne contano a decine- delle più bizzarre denominazioni, per lo più di radice medievale. Spiegazioni dettagliate per ogni via di Bologna le potete invece trovare qui.

Via Senzanome

Attraversa il quartiere Saragozza. Le sue origini si perdono nel XIII secolo. Era chiamata 'Sguazzacoi', poi mutò in 'Sozzonome'. Infine, nell'800 un tentativo di attribuire la stradina a Carlo Cignani naufragò nel più neutro Senzanome. Più accreditata la radice che vuole la via intitolata a un abbeveratoio per il bestiame (Guazzatoia) oppure a un tipo di allevamento (Soccida). Meno accreditata la storia che i Senzanome furono una famiglia nobiliare felsinea, e del tutto erronea l'interpretazione del censurato 'Sfregatette' sostituito con il nome attuale. Quello del vicolo 'fregatette' è infatti un termine volgare generico, attribuito in ad accessi molto stretti.

Via Fiaccalcollo (Rialto)

Tra via Santo Stefano e via Orfeo, c'è via Rialto, per lo più nota oggi per l'omonimo cinema. Il canale del Savena, antica derivazione per portare acqua corrente in città, scorre tutt'oggi sotto la strada, fino al Navile.

Una delle interpretazioni più accreditate vuole che il doppio nome Rialto o Fiaccalcollo -quest'ultimo desueto- derivi proprio dal punto dove le acque riemergevano in superficie: a seconda della direzione, se si saliva la via era Rialto (Rio Alto), se la si scendeva era Fiaccalcollo (L'acqua usciva a rotta di collo).

Via Strazzacappe

Due interpretazioni diverse per questo bizzarro nome che ne fa intuire il significato. Una è quella che attribuisce a una certa famiglia Strazzacappe, abitante illustre della strada. Altra interpretazione è quella simile al 'fregatette' ovvero un vicolo di difficile passaggio, tale da rovinare la pesante sovraveste o 'cappa'. La strada ora è carrabile, ma in passato ha subito dei cambiamenti, e non è escluso che in origine fosse poco più di un vicoletto.

Via Centotrecento

Vero e proprio rompicapo odonomastico. Le leggende narrano di un nobile che acquistò due case l'una pagandola cento denari, l'altra il triplo. Probabilmente la spiegazione più logica è la derivazione da 'cento trasende' ovvero di un gran numero di paratoie per gestire i deflussi delle acque dai vicini canali.

Via Broccaindosso

Stretta tra Strada Maggiore e via San Vitale, via Broccaindosso prende il nome con tutta probabilità da una famiglia realmente esistita e collegata con l'antico rione di Porta ravennate (Porta San Vitale) ma scacciata durante delle lotte tra famiglie. Il nome deriverebbe da una specie di arma bianca corta da stocco, la brocca, portata dagli esponenti di tal famiglia sempre appresso, da qui il nome.


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