La scomparsa dell'orsetto Teddy e la disperazione della piccola Frida hanno commosso i social dopo l'angosciato appello su FB di Papà Filippo, che aveva scritto: "Mia figlia non ride più". Mi è subito venuto in mente di dare una nuova casa ad un altro pupazzo di nome Teddy, omaggio di una casa produttrice di caffè, al quale da anni avevamo di fatto assegnato il ruolo di mascotte della nostra impresa di didattica e formazione (Matemagia), coccolato dalle nostre quattro impiegate e dalle tante ragazze che circolano nelle nostre stanze per prendere lezioni private.

Dal dire al fare. Ho telefonato a Papà Filippo e dopo un po' il mio vecchio Teddy era già il nuovo Teddy (anzi: Duchessa) di Frida, che lo stringeva a sé. Col sorriso finalmente ritornato a illuminare il suo visino.

In tempi straordinariamente drammatici, con le sofferenze dei bambini che traversano mari in tempesta, questo di Frida potrebbe sembrare solo un insignificante dispiacere. Credo, invece, che nessun bimbo debba soffrire. Ho 28 anni, non sono padre ed oggi, con quell'abbraccio a un grosso e vecchio peluche, ho capito quanto sia importante il sorriso (ritrovato) di una bimba.

Simone Baldi