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La qualità dei cibi nel film "L’ala o la coscia?" a 'Sequenze di gola'

Durante il secondo appuntamento della rassegna cinematografica “Sequenze di gola”, che si è tenuto ieri pomeriggio al Cinema Rialto, è stato proiettato il film francese L’ala o la coscia? di Claude Zidi.

Nonostante il film sia del 1976, lo spettatore intuisce come le tematiche trattate permangano nella nostra società consumistica e all’interno del dibattito culinario contemporaneo. È nodo centrale nella narrazione l’opposizione tra la cucina naturale (quella che oggi viene definita ‘biologica’ ma che predica gli stessi principi) e quella industriale, prodotta dalle catene che riforniscono i fast food di cibi ‘sintetici’. In una scena, padre e figlio, critici culinari di una prestigiosa guida gastronomica, interpretati dai grandi comici Louis de Funès e Coluche, scoprono come vengono creati i disgustosi cibi di una famosa catena nemica: i prodotti assumono le sembianze di animali e verdure reali grazie a un composto gommoso che ne prende la forma, poi sono colorati in modo da essere resi verosimile, messi sottovuoto e distribuiti ai ristoratori per servirli alla clientela come prodotto fresco. Nel film si può notare quanto gli equivoci e il sarcasmo, venati di satira condita con umorismo, rendano queste critiche meno offensive e tuttavia lascino un seme di riflessione nella coscienza dello spettatore.

Nella sala, la risata unica del pubblico, suscitata dalle battute e dagli atteggiamenti satirici ma leggeri del protagonista Louis de Funès, ha accompagnato quasi tutta la durata del film, interrompendosi solo in una scena (paradossalmente l’unica scena seria viene ambientata in un circo, luogo dove si pratica il culto della risata) in cui il rapporto padre-figlio viene chiarito una volta per tutte.

Il film assume un ritmo dinamico e una narrazione accelerata fin dai titoli di testa, dove una musica allegra si intreccia a immagini dai colori brillanti e i nomi di coloro che hanno realizzato questa commedia così riuscita passano veloci sullo schermo. Questo andamento non viene perso durante il film, anzi ne scandisce le scene e gli eventi, sia principali sia secondari.

Come la settimana scorsa, anche ieri sera la rassegna si è conclusa con l’assaggio del vino Pignoletto dell’Azienda Agricola Tizzano, situata a Casalecchio di Reno, accompagnato da focaccia e mortadella.

Concludo ricordando ai lettori che “Sequenze di gola” è un evento patrocinato da Expo 2015, sostenuto da Emil Banca, presentato dal Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia dell’Università di Bologna e che, inoltre, ha ottenuto la collaborazione dell’associazione dei Documentaristi Emilia-Romagna e dell’Accademia Italiana della Cucina. La rassegna proseguirà martedì 24 marzo, sempre alle ore 18:30 presso il Cinema Rialto, per la golosa proiezione del terzo film, Il pasticciere.

Martina Belcecchi


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