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Odissea in treno: "Imprevedibile ghiacciata e notte da incubo a bordo"

Una notte da incubo nell’attesa di raggiungere Bologna. Si parte col regionale da Santa Maria Novella e il treno si ferma a San Benedetto-Castiglione dei Pepoli per non riuscire mai più a ripartire. I cavi elettrici per far partire il treno sono completamente ghiacciati e si attende invano che qualche professionista accorra in nostro aiuto e ci sposti da lì.

Dopo un paio d’ore arrivano motrici per sghiacciare i cavi ma non riescono nell’impresa.

Un’altra oretta ed ecco accorrere in nostro aiuto una motrice di vernio per trainarci, ma anche sta volta niente: i freni si son ghiacciati e col freno azionato chi ci muove più.

Le carrozze sono piene, inizialmente pare arrivi qualche pullman a sostituire il treno ma nessuno si fa vivo adducendo la scusa delle strade ghiacciate. Altri treni? Fino alle 4:45 nessuno. Protezione civile? La chimano ma non arriva. Alla fine veniamo caricati su un Intercity notte che accumula anche la tappa salvezza ai suoi 80 minuti di ritardo.

I passeggeri diretti a San Ruffillo vengono illusi di esser fatti scendere a casa dove hanno l’auto in stazione, ma sorpresa! Per loro non c’è fermata: tutti dritti a Bologna, dove un pullman li riporterà alla loro fermata (chissà che fine hanno fatto...). Arrivo alle 5:15, tuttti pronti per un pisolino prima di andare a lavorare! Buon lunedì!


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