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Le chiese più belle di Bologna

Affreschi, vetrate decorate, cappelle, cripte. Solo in centro storico si possono contare almeno 54 edifici religiosi

Affreschi, vetrate decorate, cappelle, cripte. Entrare in una chiesa spesso è una vera e propria immersione nella storia dell’arte. E Bologna non fa eccezione. Solo in centro storico si possono contare almeno 54 edifici religiosi consacrati. Visitare una chiesa richiede tempo e attenzione, per apprezzarne tutta la ricchezza di arte e storia racchiusa tra le loro mura. Qui di seguito proponiamo i sette complessi religiosi più rappresentativi della città, facilmente raggiungibili a piedi o con una breve corsa di autobus.

Basilica di S. Petronio – Piazza Maggiore

La capofila è ovviamente lei, la basilica che si staglia sulla piazza principale della città. Dedicata al patrono cittadino, è la più grande e importante chiesa bolognese. Iniziata nel 1390 e ultimata, incompiuta, solo nel 1663, ospita al suo interno il più vecchio al mondo ancora in uso. Tre navate sorrette da dieci piloni a nervatura poligona, sui quali si slanciano gli archi e le volte: le campate della navata maggiore sono a pianta quadrata. Nelle navate inferiori si aprono ventidue cappelle.

Complesso delle sette chiese di S.Stefano – Via S.Stefano 42

È il complesso più singolare di Bologna. Il complesso racchiude sette edifici, costruiti probabilmente sulle spoglie di tempi pagani preesistenti su mandato di Petronio, vescovo di Bologna a metà del III secolo. Il periodo di costruzione di successivi elementi continuò fino al ‘400, e la varietà di stili archiettonici ne è testimonianza. Degno di attenzione anche il Cortile di Pilato, con un bacile marmoreo di epoca longobarda.

Santuario di San Luca – Via di San Luca 36

Confortante approdo visivo per i bolognesi che rientrano in città, il santuario posto sul Colle della Guardia rappresenta uno dei simboli di Bologna. Il lungo portico, unico al mondo per la sua lunghezza di quasi quattro chilometri (3.796 m), collega il santuario alla città e ospita ogni anno la processione che dal 1433 conduce la bizantina Madonna con Bambino alla cattedrale durante la settimana dell'Ascensione. La chiesa attuale viene realizzata nella prima metà del ‘700 in sostituzione di una precedente chiesa quattrocentesca. In sintonia con la tradizione bolognese, l’esterno si presenta privo di decorazioni, ma si caratterizza per il profilo curvilineo su cui è impostata la cupola.

Basilica di S.Domenico – Piazza S.Domenico 13

San Domenico di Guzman arriva a Bologna intorno al 1200 dove acquisisce la chiesa e la canonica di San Nicolò delle Vigne, zona in cui oggi sorge la basilica a lui dedicata. Le sue spoglie sono ancora oggi presenti nell'incantevole cappella, all'interno di un arca marmorea. Di rilievo anche l’angelo reggi candelabro di Michelangelo, e la smagliante decorazione pittorica della cappella, i suggestivi chiostri del convento e la cella del santo.

Basilica di san Francesco – Piazza san Francesco

Chiesa in stile gotico di derivazione francese. Venne innalzata nella prima metà del ‘200 per iniziativa della comunità Francescana insediatasi in città fin dal 1218. L’edificio rappresenta un pastiche di stili differenti, che vanno dal romanico al tardo gotico e al primo rinascimento.
L'interno, di orchestrazione austera e grandiosa, spicca per la magnifica pala marmorea dell'altare maggiore scolpita alla fine del ‘300. Degni di nota vari monumenti sepolcrali lungo le pareti, tra cui la tomba di Papa Alessandro V, la cappella Muzzarelli e gli ariosi chiostri dell'attiguo convento.

Chiesa di Santa Maria dei Servi – Strada Maggiore 43

La Basilica di Santa Maria dei Servi è stata costruita da maestranze che già avevano collaborato all’edificazione della basilica di san Petronio. Un arioso quadriportico affianca il complesso ed è sorretto da agili colonne in marmo. L’archittettura è sorretta da una tessitura gotica, e nell’abside è stata ravvivata da caldi ornati in cotto.
Numerose le opere d'arte degne di rilievo, prime fra tutte una del Cimabue (sec. XIII), seguita dalla pala marmorea dell'altare maggiore di Michelangelo Montorsoli (1558-61), dagli affreschi trecenteschi di Vitale da Bologna, e da preziosi dipinti di G.M. Crespi, dell'Albani, del Calvaert e di altri maestri di scuola bolognese dei secoli XVI, XVII e XVIII.

Complesso S.Michele in Bosco – Via Pupilli 1

Si tratta di un imponente complesso architettonico comprendente la chiesa e l'adiacente ex-convento degli Olivetani. Si erge in uno dei punti più panoramici dei colli a ridosso di Bologna e il suo sagrato costituisce uno splendido balcone sulla città e sulla pianura fino alla catena alpina.
Nei secoli, il complesso è stato usato per i più diversi propositi: nel periodo napoleonico fu prima caserma e poi prigione, divenne in seguito villa per il Legato Pontificio e più tardi residenza per il Re d'Italia. Inoltre, poco prima della fine dell '800, il complesso fu adibito a sede dell'Ospedale Rizzoli, dove tuttora sono sepolti i grandi ortopedici dell'Istituto.
 


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