Salute

Adolescenti e psicopatologie: sui colli un nuovo centro che fa da "ponte" tra famiglie e ospedale

"Il senso è prevenire il ricovero"

Il centro al 23 di via dell'Osservanza

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Un luogo dal quale è possibile, con il filtro del verde collinare, osservare la città dall'alto. E magari anche quei problemi che possono sembrare insormontabili, prima di trovare un valido e competente aiuto per superarli: è al civico 23 di Via dell'Osservanza il nuovo centro sanitario intermedio tra ospedale e territorio, rivolto a preadolescenti e adolescenti con psicopatologia, inaugurato questa mattina a Bologna. Si tratta di uno spazio di accoglienza diurno che può (quando possibile) evitare il ricovero ospedaliero e che arriva con la consapevolezza che l'emergenza legata ai giovani (dopo la pandemia) si è aggravata: ansia, dipendenze, disturbi comportamentali e alimentari, autolesionismo, ritiro sociale, idee suicidarie sono un'emergenza vera con un +30% di casi dal 2019. Le parole d'ordine sono tempestività, intensità e personalizzazione degli interventi. E una equipe multidisciplinare. Gli spazi del Centro Diurno per l’età evolutiva sono stati presi in affitto all'interno del complesso di villa Baruzziana grazie a un finanziamento ministeriale di 400.000 euro, utilizzato anche per la formazione del personale e la dotazione di nuovi strumenti. Qui i ragazzi possono giocare, socializzare, fare musica e seguire un percorso di riabilitazione, educazione e cura personalizzato. Il progetto viene messo a punto insieme alle famiglie, per accelerare la ripresa di un normale percorso evolutivo. 

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Più richieste di aiuto perché aumentano i disturbi: è necessario fare di più

Il progetto, che è stato finanziato grazie a dei fondi ministeriali, nasce dalla constatazione che è necessario implementare strutture dedicate alla salute mentale in età evolutiva. I servizi di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, anche prima del covid, hanno registrato, da parte di minori e famiglie, un vertiginoso aumento di richieste di aiuto correlate a molteplici forme di psicopatologia con caratteristiche di presentazione molto acuta e abbassamento dell’età d’esordio. Tra i disturbi emergenti: stati di ansia, disturbi da dipendenze comportamentali, disturbi della nutrizione e alimentazione, ideazione suicidaria, autolesionismo, tentato suicidio, ritiro sociale. Proprio per rispondere con efficacia al bisogno dei tanti minori in difficoltà, i professionisti della Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza attività territoriale e quelli della Psichiatria e Psicoterapia dell’Età Evolutiva si sono fatti promotori del progetto del nuovo Centro Diurno in via dell’ Osservanza con cui l’Azienda USL di Bologna intende ampliare l’offerta dei setting di cura e di assistenza attraverso i quali dare supporto e favorire il benessere di minori in difficoltà.

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Il centro, aperto tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 18, può accogliere quotidianamente fino a 12 giovani, di età compresa tra gli 11 e i 18 anni, con disagio riconducibile ad aree della psicopatologia, caratterizzate da instabilità ed elevato rischio: minori appena dimessi da un ricovero ospedaliero, minori che potrebbero arrivare a dover essere ricoverati, minori con problematiche riconducibili al ritiro sociale, per cui gli interventi ambulatoriali non riscontrano alcuna efficacia. Il minore e il suo nucleo famigliare vengono coinvolti in una progettazione terapeutica individualizzata e di gruppo che, insieme a interventi più tradizionali, contempla attività espressive e creative, utili a favorire – laddove possibile – il rapido ripristino dello stato di benessere.

“A fronte dell’incremento delle manifestazioni di psicopatologia dell’età evolutiva registrato negli ultimi anni, poter disporre di un centro in grado di offrire una risposta tempestiva alle crisi psicopatologiche più gravi dei preadolescenti e adolescenti ci consentirà di intercettarle precocemente, favorendone la guarigione in minor tempo, proprio in virtù di progetti personalizzati che nascono con l’obiettivo di favorirne l’inclusione in società e, quando possibile, evitarne il ricovero ospedaliero” ha detto Paolo Bordon, Direttore generale dell’Azienda USL di Bologna. 

"Un grande passo avanti per la città grazie a una progettazione innovativa dell'assistenza"

“Questo nuovo centro nasce dalla necessità di poter contare su una struttura sanitaria intermedia dedicata all’età evolutiva, cercando di evitare l’ospedalizzazione, favorendo la ripresa rapida di un percorso evolutivo. - spiega Simona Chiodo, Direttrice della NPIA attività territoriale dell’Azienda USL di Bologna. Alcuni neuropsichiatri che lavorano sul territorio lavoreranno a tempo parziale presso il centro diurno, potendo disporre di strumenti terapeutici efficaci ancorati alla rete dei servizi e prontamente disponibili”.

“Il nuovo centro Diurno si aggiunge all’attuale Day Service presso l’Ospedale Maggiore e si colloca fra il ricovero e l’intervento ambulatoriale in un’ottica di stepped care, arricchendo la rete delle risposte di cura per l’età evolutiva - approfondisce Stefano Costa, Direttore dell’Unità operativa di Psichiatria e Psicoterapia dell’Età Evolutiva. Gli ingredienti che caratterizzano l’impostazione sono: la tempestività, l’intensità, la personalizzazione degli interventi. Un’altra importante caratteristica è l’integrazione multiprofessionale fra medici, psicologi, educatori, assistenti sociali, operatori Individual Placement Support, che co-progetteranno interventi personalizzati creativi, finalizzati alla ripresa dei contatti sociali nei propri ambienti di vita”.

“Il nuovo Centro rappresenta un punto di rafforzamento della rete dei servizi di cura e accompagnamento di ragazzi e ragazze con psicopatologie, oggi purtroppo in significativo aumento. Per la nostra città si tratta un grande passo avanti perché questi minori in situazione di sofferenza avranno un nuovo luogo di accompagnamento e cura che consentirà progettazioni sanitarie e socio-sanitarie innovative, sempre più personalizzate e rispondenti ai loro bisogni”, sottolinea Luca Rizzo Nervo, Assessore al welfare e salute del Comune di Bologna.

Minori con psicopatologie: "É un'emergenza regionale, italiana e non solo"

“L'aumento dei casi di minori con psicopatologie è cresciuto in maniera così significativa da prefigurare a livello regionale, nazionale e internazionale una vera emergenza sanitaria, a fronte della quale i servizi attualmente disponibili devono essere potenziati. Ecco perché quello di oggi è un momento importante, che si inserisce nell'impegno della Regione di programmare risposte maggiormente appropriate per questa criticità, strutturando una rete di servizi ambulatoriali, residenziali e ospedalieri a differente livello assistenziale, che possano dare risposte adeguate a questo tipo di pazienti e alle loro famiglie, sostenendo le aziende con finanziamenti dedicati. E l'obiettivo in questo caso è quello di evitare, dove possibile, il ricovero ospedaliero” ha precisato Raffaele Donini, Assessore alle Politiche per la Salute dell’Emilia-Romagna.

Al taglio del nastro della nuova struttura intermedia in gestione all’Azienda USL di Bologna erano presenti l’Assessore regionale alle Politiche per la salute Raffaele Donini, il Direttore generale dell’Azienda USL di Bologna Paolo Bordon, il Direttore del Dipartimento di Salute mentale Fabio Lucchi, la Direttrice della Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza Simona Chiodo, il Direttore della Psichiatria e Psicoterapia dell’età evolutiva Stefano Costa, insieme all’Assessore comunale al Welfare e salute, nuove cittadinanze, fragilità, anziani, disabilità, Luca Rizzo Nervo.


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