Salute

Riforma emergenza-urgenza: entro fine anno i primi 30 CAU in Regione: ecco la mappa

Saranno tre i primi Cau ad essere attivati nel territorio metropolitano bolognese. Attivi h24, 7 giorni su 7. Obiettivo: intercettare subito i bisogni meno urgenti ed evitare gli accessi ai Pronto Soccorso, dove saranno trattati i casi gravi, riducendo i tempi d’attesa e migliorando l’efficaci

MAPPA CAU EMILIA ROMAGNA

Entro fine 2023 partono in Emilia-Romagna i primi 30 Centri di Assistenza e Urgenza (CAU), che fanno parte della più ampia riorganizzazione delle cure primarie territoriali e del sistema di emergenza-urgenza regionale.

"Rappresentano - spiegano da viale Aldo Moro - il nuovo modello di sanità territoriale potenziata pensato per rispondere alla gran parte dei bisogni e delle urgenze a bassa complessità clinica e assistenziale, sgravando così i Pronto soccorso, dove far confluire solo i casi più gravi. Per una presa in carico più veloce e appropriata". Sono strutture territoriali - a regime almeno una per ogni Distretto sanitario - dotate di équipe medico infermieristiche adeguatamente formate, che, quando il percorso sarà completato, saranno attive H24 7 giorni su 7, con un bacino d’utenza tra 35.000 e 75.000 abitanti. L’obiettivo, infatti, è garantire a tutti i cittadini la cura migliore e un percorso di assistenza personalizzato, in tempi rapidi e senza lunghe attese.

“I Centri di Assistenza e Urgenza- sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- danno una risposta più veloce ai pazienti con basse criticità, ma la qualità della presa in carico, del servizio e della cura non cambiano. Anzi, siamo convinti che questa riorganizzazione possa migliorare ulteriormente sia l’appropriatezza, sia i tempi della presa in carico, tanto per le emergenze, che continueranno ad essere gestite unicamente nei Pronto soccorso, quanto per le urgenze, che troveranno risposta adeguata nei CAU”.

“Prende avvio qui in Emilia-Romagna- aggiunge Donini- un modello profondamente innovativo, che potrebbe aprire una nuova strada nel Paese, in una fase in cui il servizio sanitario nazionale è costretto a cambiare, perché in ballo c’è la sua stessa sopravvivenza. La campagna di comunicazione vuole accompagnare i cittadini lungo questo percorso, che sarà graduale, con tutti gli strumenti possibili, da quelli tradizionali a quelli multimediali”.

Dove sorgeranno i CAU, la mappa per provincia

Sono complessivamente 30 i primi CAU che saranno attivati su tutto il territorio regionale entro il 2023. Alcuni saranno ospitati nelle Case della comunità, per altri saranno riconvertiti gli attuali Punti di primo intervento e per altri ancora saranno predisposti spazi adiacenti ai Pronto soccorso.

In provincia di Piacenza sono tre i CAU: uno nella Casa della comunità di Podenzano, uno nel Punto di primo intervento di Bobbio e uno adiacente al Pronto soccorso di Piacenza.

Quattro quelli in provincia di Parma: due nelle Case della comunità di Fornovo e Langhirano e due adiacenti ai Pronto soccorso di Parma e Fidenza.

Due nel Reggiano: uno a Reggio Emilia nella Casa della comunità e uno a Correggio nel Pronto soccorso che sarà riconvertito appunto in CAU.

Nel Modenese sono tre e tutti attivati nei Punti di primo intervento Finale Emilia, Castelfranco e Fanano.

A Bologna i cittadini potranno rivolgersi ai CAU nella Casa della comunità al quartiere Navile o a quella di Casalecchio di Reno. Altri due saranno attivati a Budrio e Vergato, presso le sedi degli ex PS.

A Imola sarà la futura Casa della Comunità presso l’ospedale Vecchio ad ospitarlo.

Quattro quelli previsti nel Ferrarese e anche questi tutti nelle Case della comunità di Ferrara, Comacchio, Copparo e Portomaggiore.

Infine, nove per la Romagna e saranno così distribuiti: cinque nei Punti di primo intervento di Cervia, Cesenatico, Mercato Saraceno, Cattolica, Santarcangelo, tre adiacenti ai Punti di primo intervento di Novafeltria, San Piero in Bagno, Santa Sofia, uno adiacente al Pronto soccorso di Ravenna.

Una pagina web dedicata alla riforma, con le Domande/Risposte sui CAU

La riforma   apre la strada a possibili domande e richieste di informazioni. Ad esempio: Come faccio a capire se per il mio malessere devo rivolgermi al CAU o al Pronto soccorso? Se vado al CAU, devo pagare il ticket? Chi mi darà assistenza nei CAU? Come vi si accede?

Proprio per questo la Regione ha pensato a una serie di possibili domande a cui viene data risposta nella sezione Domande/Risposte, ovvero Faq Frequently asked questions - domande poste frequentemente, https://salute.regione.emilia-romagna.it/emergenzaurgenza/domande-frequenti all’interno della pagina web dedicata alla riforma del sistema emergenza urgenza sul sito della Regione https://salute.regione.emilia-romagna.it/emergenzaurgenza che sarà via via implementata con tutte le informazioni utili e il materiale realizzato per la campagna di comunicazione.

Cosa sono strutturati i CAU e come accedervi

I CAU saranno dotati di personale medico, infermieristico e, se necessario, operatori sociosanitari. A regime, saranno aperti 7 giorni su 7, 24 ore al giorno. Daranno risposta alle urgenze differibili di bassa complessità clinico assistenziale. 

Al momento, ai CAU si accederà direttamente recandosi di persona. Nei prossimi mesi verrà attivato il numero unico 116117, che opera in coordinamento con il 118. Dove i CAU non sono ancora aperti, si continua a far riferimento alla Continuità assistenziale e, per le emergenze, ai Pronto Soccorso, e ad utilizzare il 118. 
L’accesso a queste strutture è rivolto a pazienti che possono accedervi autonomamente e manifestano un dolore lieve o moderato, con un quadro clinico di bassa complessità. Dopo la visita, il paziente può essere rinviato al proprio medico curante, o al Pronto soccorso se si riscontrano situazioni di emergenza clinica. I medici del CAU, infatti, saranno collegati telefonicamente con la centrale operativa del 118 e avranno a disposizione orari e numeri telefonici dei medici curanti. 
I principali malesseri e patologie per i quali ci si dovrà recare ai CAU e non al Pronto Soccorso Lesioni o dolori agli arti, eritemi, punture da insetti, febbre, lombalgia, dolori addominali, lievi traumatismi, ferite superficiali, irritazioni cutanee, dolori articolari o muscolari, coliche, sintomi influenzali, tumefazioni, nausea o vomito, terapie e prescrizioni urgenti, medicazioni e altre 
prestazioni infermieristiche.


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