Salute

Capelli, come curarli in estate? 6 consigli per una chioma sana e bella

Parola alla tricologa, che mette in guardia dai falsi miti

L'estate è alle porte e, si sa, sole e salsedine non sono i migliori alleati per i nostri capelli. Come proteggerli in estate? Lo abbiamo chiesto alla dottoressa Biancamaria Piraccini, professore Associato presso il Dipartimento Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale dell’Unibo, responsabile dell’Ambulatorio di Allergologia e Malattie degli Annessi Cutanei e del Laboratorio di Micologia e Parassitologia Dermatologica della Clinica Dermatologica del Policlinico S.Orsola-Malpighi.

La tricologa ci ha svelato qualche falso mito e fornito alcuni preziosi consigli. Riassumibili in 6 utili promemoria:

1. Lavare troppo i capelli fa male. Lavare spesso i capelli non fa male, sfatiamo questo mito una volta per tutte. Ci si lava i capelli quando se ne ha bisogno, quando si hanno avvisaglie come le chiome a ciocche, prurito, eccesso di sebo. Per usare una metafora, le squame che si posano sul cuoio capelluto vanno eliminate. 

2. Tagliare i capelli li rinforza. Tagliarli spesso non li rinforza semplicemente perchè quello che facciamo alle punte non influisce sulla radice. 

3. Il sole non fa bene al cuoio capelluto. Attenzione d'estate: se ci sono i capelli sulla testa è perchè la pelle del cuoio capelluto non va d'accordo con il sole. Attenzione alle scottature perchè influiscono anche sulla caduta dei capelli. Usare sempre le protezioni solari anche sulla testa e sui capelli. 

4. Effetto surfista: attenzione al vento e alla salsedine, che rendono i capelli stopposi. I capelli digeriscono la melanina schiarendosi quindi anche quei riflessi chiari belli da vedere sono in realtà un segno dei danni. 

5. Integratori e alimentazione. Un'alimentazione completa bilanciata bene è salutare anche per i capelli. Ottimi però un paio di cicli all'anno di integratori (aminoacidi, minerali e vitamine speficiche come la B e la H, anche ferro e zinco) da assumere a marzo/aprile/maggio e settembre/ottobre/novembre. 

6. L'esame del capello: riconoscere quello 'vero'. La visita tricologica fatta dal medico consiste in domande specifiche sullo stato di salute, la storia e la familiarità di malattie, l'osservazione del cuoio capelluto e della densità di capelli e la quantità di quelli che cadono. Si valuta e si misura con strumenti come il dermoscopio (che è lo stesso che si usa anche per i nei e che ingrandisce fino a 700 volte) diametro e stato del capello. Spesso, se ci sono dubbi, si fa anche un esame istologico, che è di fatto una biopsia. 


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