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Villa Aldrovandi Mazzacorati, 4 curiosità sulla nobile dimora di periferia

In origine era un edificio a piano singolo, ma ampliamenti successivi hanno elevato il complesso a vero e proprio esempio di architettura neoclassica

Villa Aldrovandi Mazzacorati è un edificio neoclassico, costruito alla fine del ‘600 dalla famiglia Marescotti, e poi passato alle famiglie Aldrovandi e Mazzacorati. Dimora in origine di non particolare lusso, fu ristrutturata dalla famiglia Aldrovandi attorno al 1690. Nella seconda metà del ‘700 altri lavori, diretti da Petronio Tadolini, diedero alla villa la forma attuale, in stile neoclassico di chiara ispirazione palladiana.

1. Rurale.

In origine la villa non era tale, ma un edificio più umile, una "dependance" di campagna, che sorgeva in una vasta area agricola. Oggi invece, come si può ben notare, è totalmente immersa nel tessuto urbano della città.

2. Il teatro.

Per celebrare le imminenti nozze tra Gianfrancesco Aldrovandi Marescotti e Lucrezia Fontanelli nel 1763, all’interno della villa, fu eretto un teatrino a due ordini di logge. Questo piccolo teatro sarà attraversato da molte compagnie italiane dell’epoca, e contribuirà in maniera significativa alla diffusione del cosiddetto teatro all’italiana. Al giorno d’oggi vi vengono organizzate rappresentazioni saltuarie.

3. Ambulatori e musica.

Dalla seconda metà del ‘900, oltre al teatrino ancora in uso, la villa ospita uffici ed ambulatori dei servizi sanitari e sociali della città di Bologna. Fino a poco tempo fa, in una struttura poco distante, un’associazione di musicisti gestiva due sale prove musicali. In estate il parco della villa era solito ospitare una rassegna di musica estiva.

4. Soldatini.

La villa ospita anche il Museo Storico del Soldatino "Mario Massacesi", che raccoglie più di 12.000 esemplari di soldatini scolpiti in vari materiali dall’ 800 ad oggi. Alcuni soldatini in cartoncino dipinto sono appartenuti a Giacomo Leopardi, mentre altre miniature raffiguranti l’esercito pontificio risalgono al 1820. 


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