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Fare trekking in provincia di Bologna: sette passeggiate scelte per voi

Sette itinerari, a varie difficoltà, per regalarvi una escursione nei più bei siti paesaggistici che la provincia ha da offrire

Staccare con la frenesia della città e rigenerare occhi, polmoni e spirito, immersi nel verde. Sono solo alcuni dei vantaggi riservati a chi va per sentieri, fa escursioni, e attraversa le colline e le montagne, al passo di un turismo lento e più consapevole. Bologna e la sua provincia sono ricchissime di sentieri e itinerari, scrupolosamente mantenuti puliti e praticabili dalla locale sezione del club alpino italiano. Tutti i sentieri sono minuziosamente mappati e segnati in loco con cartelli visibili, numeri, e, nei tratti più frequentati, anche dai tempi medi di percorrenza. Percorsi di tutte le lunghezze, con la possibilità di realizzare i cosiddetti “anelli”, ovvero delle camminate che riportano al punto di partenza (il parcheggio dell’auto, o l’abitazione) cambiando sempre il paesaggio. Per i più esperti – ed equipaggiati – vi sono anche vere proprie traversate, di cui la provincia di Bologna è crocevia: è il caso della Via degli dei, che collega Bologna a Firenze, oppure alla Via dei parchi, che collega i parchi regionali da un itinerario fatto di sentieri di crinali appenninici. Qui di seguito ne menzioniamo sei tra i più significativi.

Vediamoli insieme:

N.B.: Valutare attentamente meteo, equipaggiamento, e proprie capacità escursionistiche prima di partire

Villa Ghigi - Ronzano/Gaibola - Parco Cavaioni

Escursione di circa 6 km. E' a più accessibile e pratica partendo dalla città. Si parte da un parcheggio vicino all'ingresso a sud del parco di villa Ghigi, con il tratto iniziale all'interno del parco. Si seguono i sentieri 900-904 e l'ex 906 del Cai. Arrivati a San Michele di Gaibola il sentiero, ancora tracciato, scende per finire lungo il letto del torrente Ravone. Percorsi tre chilometri si arriva a valle della collina che poi si scopre essere dopo un piccolo strappo il parco Cavaioni.

Via degli dei

Risalente al tempo degli Etruschi, l’itinerario più famoso in assoluto copre un percorso millenario che collega Bologna a Firenze. Ricostruito a partire dagli anni '90, il sentiero attraversa numerosi luoghi di interesse naturalistico e paesaggistico a quote intorno ai 1000 m s.l.m. In alcuni punti i sentieri passano proprio sulle antiche pavimentazioni stradali ancora superstiti dopo 2000 anni di storia. Il percorso è ovviamente diviso in 5 tappe, di cui le rime due giacciono in provincia di Bologna.

Parco Talòn – Anello delle montagnole

Facilmente raggiungibile anche con i mezzi, questo breve percorso lambisce il santuario di S.Luca. Seguendo un breve tratto dentro il Parco della chiusa, il sentiero sale poi sulle ripide colline che affiancano il parco, fino ad arrivare a un punto panoramico sulla valle del Reno. Con il sentiero CAI 112 si raggiunge quindi il Santuario di San Luca. Per ritornare si può utilizzare l’antico sentiero dei Bregoli (CAI 112/A), che riporta alla Chiesa di San Martino, oppure, in alternativa, scendere gli scalini del portico più grande del mondo, circa 3,7 chilometri, fino ad arrivare in città.

Alta via dei parchi – Tratto bacino Suviana-Brasimone

All’estremo sud della provincia di Bologna il parco regionale dei laghi di Suviana e Brasimone segnano il confine con il territorio toscano. Un sentiero collega i laghi, e si snoda in un saliscendi sui crinali delle montagne che ospitano i bacini idrici. Percorso lungo, da affrontare con un poco di esperienza. Panorama garantito. In alcuni tratti si riesce a “dominare” l’appennino, potendolo scrutare da entrambi i fronti. Consigliato, ma prendete la giornata libera.

Parco dei gessi – Itinerario Settefonti

Il tracciato è insito all’interno del Parco dei Gessi bolognesi, e ripercorre un pezzo dell’antica strada consolare Flaminia “minore”, che dal fondovalle dell’Idice, saliva lambendo Castel de’ Britti, fino a raggiungere Settefonti. Il percorso unisce l’interesse storico a quello naturalistico, poiché è facile imbattersi in calanchi così come nei “carsi” strutture gessose scavate dall’acqua che danno vita a insolite formazioni e un sistema di grotte molto suggestivi.  interamente accompagnato dai segnavia biancorossi CAI801, ha dislivelli modesti.

Contrafforte pliocenico – Anello di Badolo

Agevolmente accessibile dal casello autostradale di Sasso Marconi, questo itinerario ad anello è l’ideale per una “fuga” giornaliera dalla città. Il “premio”, dopo un leggero ma rispettoso dislivello, è quello di accedere alla vetta di una formazione calcarea nota come “Contrafforte pliocenico”, dalla quale si possono ammirare le valli di Setta e Reno. Presenti nei dintorni anche Bed & breakfast e osterie, dall’ottima cucina. Per una domenica libera, quello che fa per voi.

Parco Corno alle scale – Itinerario Corno-Nuda-Balzi dell’ora

Per arrivarci ci vuole diverso tempo, ma la bellezza del luogo vale tutta la fatica. Stiamo parlando della vetta per eccellenza della provincia di Bologna. Mentre di inverno è località sciistica, nei mesi estivi ben si presta per escursioni mozzafiato. Letteralmente. Già, perché la camminata, partendo dal Rifugio del Cavone, sale ripidamente fino la vetta del Corno (1945m) e ridiscende seguendo i cosiddetti Balzi dell’ora, in un percorso dove il sentiero poggia esattamente su due crinali, uno a strapiombo e l’altro di poco più dolce. Da provare, ma con prudenza. (N.B.: Percorso per esperti. Assolutamente sconsigliato per chi soffre di vertigini o non è abituato alla montagna).


 


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