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San Giovanni in Monte, la chiesa sulla collina: 5 cose da sapere

Spicca sulla collinetta fra via Castiglione e via Farini. Sapevi che all'interno vi sono ben 18 cappelle?

Il complesso San Giovanni in Monte (Oliveto) spicca sulla collinetta artificiale, fuori dalle mura dell'antica città, fra via Castiglione e via Farini, ed è formato dalla chiesa, dal campanile di 40 metri e dai locali del convento. Le prime testimonianze scritte risalgono intorno all'anno 1000, ma i reperti la datano parecchi secoli prima. Sicuramente durante l'Alto Medioevo (dal 476 al 1000) sul colle sorgeva una chiesetta chiamata di S. Giovanni Evangelista in Monte Oliveto. Sin dalle origini sarebbe stata officiata dai Canonici Regolari Lateranensi. 

La facciata, sulla quale campeggia un'aquila di terracotta di Nicolò dell'Arca (1494), venne costruita tra il 1441 e il 1474. Il campanile venne eretto in due fasi: la base nel XIII secolo e la parte superiore nel XIV. Il voltone fu costruito nel 1603. 

La chiesa è visitabile anche se, come di norma, si sconsiglia il tour turistico durante le funzioni religiose che si tengono nei giorni feriali, alle ore 7.45 Recita delle Lodi, ore 18.15 Recita dei Vespri, ore 18.30 S. Messa, e nei giorni festivi alle ore 10.00 Catechismo dei bimbi, ore 11.00 e ore 18 S. Messa. 

1. SAN PETRONIO. La tradizione vuole che a erigerla sia stato il Vescovo Petronio a capo della diocesi Bologna probabilmente per circa 20 anni, dal 431 al 450 d.C., come luogo di ricordo dell'ascensione di Cristo.

2. CAPPELLE. Oltre alla Cappella Maggiore risalente al 1517, sono ben 17 le cappelle all'interno della basilica abbellite da pale e dipinti di famosi artisti come Lorenzo Costa, Guericino, Benedetto Gennari, allievo e nipote del Guercino, Lippo Dalmasio, Giovanni da Modena, Alessandro Tiarini, della Bottega dei Francia e Francesco del Cossa per citarne alcuni. 

3. ETA' NAPOLEONICA. L’arrivo di Napoleone nel 1796 coincise con la soppresse di chiese e conventi, così i locali del complesso diventarono di uso pubblico e adibiti a carcere. 

4. CARCERE. Nei primi anni del 1800 le stanze dell’ormai ex convento si tramutarono in vera a propria struttura carceraria. Vennero inoltre erette torrette di guardia e tutto il complesso venne circondato dal filo spinato fino agli anni '80 del secolo scorso. Negli anni della guerra, ospitò diversi detenuti politici e poi di nazisti. Venne anche utilizzato come comando delle SS di stanza a Bologna, dove venivano effettuati gli interrogatori che solitamente finivano con le fucilazioni o le deportazioni. Tra il 1943 e il 1944 il complesso ospitò gli ebrei destinati al 'trasferimento'. Nel 1985 venne avviato il restauro e a partire dal 1996 ospita alcuni dipartimenti universitari di storia e archeologia. 

5. BOMBARDAMENTO GENNAIO 1944. Il 29 gennaio 1944 San Giovanni in Monte venne colpito e devastato da un bombardamento alleato la chiesa viene colpita gravemente da un lungo e devastante bombardamento alleato. Si trattò della peggiore incursione di quegli anni: la navata maggiore venne scoperchiata e tre cappelle andarono distrutte, oltre alle abitazioni adiacenti e a un cinema. La ricostruzione durò 3 anni, dal 1947 al 1950. 


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