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Montagnola, 3 curiosità sul parco nel cuore di Bologna

Fu teatro di grandi eventi storici, ma ebbe origine quasi per caso. Tre curiosità che vedono protagonista uno dei parchi urbani più grandi della città

Un parco urbano, dalle storie singolari. La forma odierna del parco più centrale della città è, come spesso accade una eredità composita di trasformazioni successive. Originariamente area degradata, è stata adibita a parco a partire dal’600. Attualmente ospita, oltre alla passeggiata, una scuola d’infanzia e una scuola elementare.

Qui di seguito tre curiosità sulla Montagnola.

Discarica.

A partire dal 1662 l’area, sopraelevata rispetto a quelle circostanti perché dal Medioevo deputata all’accumulo di macerie e rifiuti, venne destinata a uso pubblico: in parte occupata da orti e colture di gelso, per il resto era dotata di ampi viali e di un piazzale centrale a disposizione dei visitatori. 

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Furor popolare.

La montagnola fu il teatro di numerose rivolte popolari, che videro i bolognesi cacciare per ben 5 volte le istituzioni papali tra il ‘200 e il ‘500. Altra grande insurrezione popolare che vide la montagnola come teatro di scontro fu quella contro la guarnigione austriaca, che l’8 Agosto 1848 fu cacciata, oltre che da Porta Maggiore e S.Felice, anche da porta Galliera.

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Il mercato delle vacche.

La vasta area prospicente il parco della Montagnola, oggi conosciuta come piazza 8 Agosto, sin dal 1200 era teatro del mercato del bestiame, di cui le salsamenterie locali regolarmente si rifornivano per comporre insaccati come la mortadella. Ad oggi, l’area è adibita al commercio di indumenti e articoli da casa, ed è comunemente nota con il nome di Piazzola.


 


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