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Bagno (vietato) nel fiume in estate: guida alle insidie di fango, correnti e sbarramenti

Ogni estate ritornano di attualità i tristi fatti di cronaca legati a chi, per il caldo, cede alla tentazione di un tuffo nei fiumi della provincia. C'è però divieto di balneazione e i rischi però sono tanti

La morte dell'11enne ripescato ieri senza vita nei pressi di Vergato mentre con altri faceva il bagno nel fiume riporta brutalmente in attualità l'argomento dei corsi e specchi d'acqua interni al territorio, meta prediletta per chi, per scelta o per economia, non può fuggire al mare alla ricerca di refrigerio in estate.

In tutto il territorio della provincia esiste da anni un divieto formale di balneazione per tutte le acque dolci, ma è sostanzialmente disapplicato dalle amministrazioni locali, anche in virtù del fatto che un monitoraggio costante costerebbbe troppo alle già esili finanze dei comuni. Non mancano però le eccezioni.

Al di là dei divieti di legge, che comunque esistono e sono in vigore, i corsi d'acqua, i fiumi e i bacini artificiali presentano anche una serie di rischi fisici ben definiti che dovrebbero, se non scoraggiare, quantomeno mettere sull'attenti qualsiasi potenziale bagnante della domenica. Qui di seguito un breve elenco.

Acque insalubri
Esiste un monitoraggio Arpae sulla qualità dei fiumi bolognesi, ma non è formalmente riferito alla balneabilità. In altre parole, un fiume può essere 'pulito' per quanto riguarda ad esempio mercurio e sostanze chimiche, ma potrebbe invece essere carico di batteri e altri patogeni, la cui presenza è naturale in un fiume, ma a una soglia che non rientra nel margine della balneabilità. Mai bere acqua dai ruscelli, e attenzione alle ferite superficiali.

Fondi fangosi, vetri, vipere
Al contrario delle spiagge marine, i letti dei fiumi sono costituiti spesso da fango e melma e non da semplice sabbia. Camminare sul fondo può costituire un rischio, poiché se i piedi rimangono troppo a lungo fermi si crea quell' "effetto ventosa" che di fatto blocca i movimenti. E chi non sa nuotare rischia grosso. Da tenere presente anche che frammenti di vetro o altri metalli arrugginiti potrebbero essere presenti sul fondale. Attenzione ai lastroni e alle sassaie: gli animali a sangue freddo, come biscie e vipere, sono soliti stendersi al sole per riscaldare il corpo.

Correnti e vortici
Le acque dei fiumi, ma anche quelle dei bacini artificiali, sono in continuo movimento. Cercare un flusso intenso, magari per trovare più refrigerio o divertimento, espone al rischio di venire trascinati via e sbattuti contro pietre e altri oggetti a pelo d'acqua.

Piene improvvise
Anche se nel periodo estivo le piogge e i temporali sono sempre più rari, i fiumi sono i primi a ingrossarsi. Piene improvvise possono capitare, soprattutto se il corso d'acqua è a valle di bacini idroelettrici o in zone montuose. Un temporale intenso a pochi chilometri di distanza costituisce un fattore di rischio da non sottovalutare.

Sbarramenti e invasi artificiali
Spesso è mortale la balneazione in prossimità degli invasi rompi-flusso, manufatti in cemento dai quali tracima l'acqua dei fiumi. Sebbene possano costituire un richiamo quasi irresistibile -assomigliano a immensi scivoli d'acqua- sono estremamente pericolosi. Il fondale è spesso melmoso e, cosa più importante, il flusso intenso alla base dello scivolo crea dei vortici circolari molto potenti, che di fatto imprigionano e inghiottono gli oggetti galleggianti. Fatale è stata spesso anche la balneazione dei canali di pianura, dentro i quali trovano la morte perfino gli animali selvatici.

Cellulari isolati
Spesso gli alvei dei fiumi sono a un punto più basso delle strade trafficate. Di conseguenza è possbilie che i telefoni cellulari non siano serviti dalla rete dell'operatore o in alcuni casi che non ricevano proprio alcun segnale telefonico, nemmeno quello di emergenza. Occorre quindi avere bene in mente quali sono i possibili punti di accesso a una eventuale chiamata dei soccorsi (bar, osterie, case) nonché memorizzare l'ultima zona dove lo smartphone riceve il campo.
 


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