Collegio di Spagna, 3 curiosità sulla residenza dei “fuorisede” medievali
Breve storia e aspetti insoliti di uno dei palazzi più longevi dell'intera europa continentale
Questo palazzo è stato costruito a metà del ‘300, per dare sede agli studenti spagnoli che si recavano in città per connettersi agli ambienti dello Studium bolognese, ovvero l’università medievale. L’edificio è è strutturato a due piani, con il classico cortile centrale porticato attorno al quale sono distribuiti i locali. Sulla facciata esterna è ancor apresente il simbolo di Ferdinando VI, re di Spagna (1751).
Il collegio poteva ospitare fino a una trentina di studenti. Vediamo insieme alcune curiosità proprie di questa struttura:
1. Unico.
Il collegio di Spagna è l’unico collegio medievale sopravvissuto in tutta l’Europa continentale. La sua funzione non è mai mutata in oltre 700 anni. Attualmente ospita dottorandi spagnoli selezionati su basi meritocratiche, chiamati appunto “bolonios”.
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2. Extraterritorialità.
L’edificio gode tuttora di alcuni diritti di extraterritorialità, è insomma un’ “isola” spagnola in territorio italiano. Tale esclusiva risale sin dai tempi più remoti, e trova testimonianza fisica nelle fortificazioni perimetrali, molto insolite se si pensa allo scopo educativo dell’edificio.
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3. Ospiti eccellenti.
Nel corso dei secoli numerose sono le personalità che hanno studiato e soggiornato al Collegio di Spagna. Tra questi ricordiamo Sant’Ignazio da Loyola, il fondatore dei gesuiti, il romanziere del “Don Chisciotte”, e l’imperatore Carlo V.