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25 aprile e 1° maggio a Bologna: 5 idee per una gita fuori porta

La bella stagione è iniziata in anticipo. Qualche proposta per un'escursione a prezzi contenuti e ugualmente appagante

Se "abbinato" al 1° maggio, dal 25 aprile per i più fortunati può anche dare inizio un lungo ponte. La bella stagione è iniziata un po' in anticipo quest'anno, c'è chi opta per un viaggio più lungo, ma i questo periodo i costi possono essere anche alti. E per chi resta a casa? Gite a prezzi contenuti e ugualmente appaganti. Ecco qualche proposta:

1. ROCCHETTA MATTEI e Chiesa di Alvar Aalto

Se la singolare “Rocchetta Mattei” è ormai diventata un classico per il suo labirinto di torri, scalinate monumentali, sale di ricevimento, camere private in stili diversi, dal medievale al moresco, dal liberty al gotico, non tutti si soffermano a osservare la chiesa di Santa Maria Assunta che si trova a due passi, sul Ponte di Grizzana Morandi, voluta da Giacomo Lercaro, arcivescovo di Bologna dal 1952. Linee semplici, tetto asimmetrico ed enormi vetrate, una struttura pulita, costruita in cemento armato e rivestita in pietra naturale ricavata dalle cave della zona. 

2) Itinerari in bicicletta

Per chi possiede una mountain bike, questo è uno dei periodi più favorevoli per pedalare 'in salita': Monte Adone - Sasso Marconi, 25 km, Fornace Zena - Loiano, 20 km, Sassonero - Sassoleone, 31 km, Lago di Suviana e Brasimone, 21 km, Colli di Ozzano e San Lazzaro, 49 km, sono solo alcuni degli itinerari per gli amanti delle due ruote. 

3) Borghi medievali

- DOZZA e la sua Rocca: nel corso del Medioevo, la posizione strategica al confine tra Bologna e la Romagna, rende la fortezza di Dozza oggetto di forti contese. Gli annali storci citano nel corso del Trecento l’egemonia dei bolognesi, poi il governo del signore di Romagna, Ricciardo Manfredi, del legato papale Cardinale Egidio Albornoz, ed ancora dei Bentivoglio, a segnare il rientro nella sfera di Bologna. Il borgo di Dozza è famoso per La Biennale del Muro Dipinto. 

- BORGO DI SAN PIETRO, Comune di Ozzano.  Ai confini con il Parco regionale dei Gessi Bolognesi e dei calanchi dell'Abbadessa e a monte della frazione di Maggio, sorge il grazioso, minuscolo borgo di San Pietro. Qui sorgeva un castello, uno degli anelli nella catena di fortilizi che furono eretti in epoca medioevale a difesa della Via Emilia.

- MALACAPPA, Via Lame, Argelato. Situata a circa 4 km. da Argelato lungo il fiume Reno, è una piccolissima borgata, stretta in maniera davvero suggestiva tra gli alti argini del fiume Reno. Qui il tempo sembra essersi fermato: le case, il bar con i vecchietti, la trattoria. 

SELVA MALVEZZI, Via Selva, Molinella. Borgo quattrocentesco. Un vero e proprio complesso feudale dell’omonima potente famiglia nobiliare che a Bologna, lungo l'antica via San Donato, attuale via Zamboni, possedeva Palazzo Malvezzi, sede dell'Amministrazione Provinciale fin dal XIX secolo.

4) Il faro di Gaggio Montano, l'unico dell'Appennino. E' fruibile al pubblico in abbinamento a escursioni guidate a piedi ed in bicicletta lungo la Linea Gotica e alla degustazione dei prodotti tipici locali.

5) GrotteDalle grotte naturali, alle cave e persino ai rifugi di guerra, vale la pena anche fare un giro nel ventre della terra bolognese. 

- Grotta della Spipola, via Benassi - San Lazzaro di Savena: nel cuore del Parco dei Gessi, la Dolina della Spipola la più grande in ambiente gessoso dell’Europa.

- Grotta del Farneto, Via Carlo Jussi, 171 - San Lazzaro di Savena: per anni una frana ne ha ostruito l'ingresso, poi un intervento di recupero e messa in sicurezza ne ha consentito la riapertura al pubblico nel 2008. Nella grotta si trovano alcune sepolture risalenti all'Età del Rame (collocabile in Europa Collocabile nel 4° millennio a.C.). 

- Grotta Serafino Calindri, Via Carlo Jussi, 171 - San Lazzaro di Savena: all'interno testimonianze di popolazioni primitive (fine XIV- inizio XIII sec.a.C.), dopo la sua scoperta viene protetta con un robusto portello in acciaio, installato a 6 m dall'ingresso, che si apre sul fondo della Buca di Budriolo (inghiottitoio).

- Grotta di Labante: spostandosi verso l'Appennino, nel territorio di Castel D'Aiano, la grotta carsica di Labante, rappresenta la maggiore formazione primaria di travertini in Italia (e forse tra le maggiori al mondo). Raggiunge 51 metri con un dislivello di 12. Sopra la grotta è presente una cascata naturale alimentata dalla stessa sorgente che ha dato origine alla formazione calcarea. 


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