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Rassegna di lettura “Fili di parole”: una giornata con i cantieri meticci

Rassegna di lettura “Fili di parole” edizione 2018, organizzata dalle biblioteche dei Comuni dell’associazione Terred’acqua. Diversi ma uguali. Storie di scambi, racconti di percorsi migratori.

Sabato 21 aprile 2018 Le notti di Cabiria

Una giornata con i Cantieri Meticci
a cura dell'Assessorato alla Cultura in collaborazione con la Pro Loco di Anzola, il Gruppo di Lavoro Interculturale e Interreligioso promosso dall'Amministrazione Comunale e la Consulta del Volontariato.

ore 13.30

Incontriamo gli artisti dei Cantieri Meticci al buffet di cibi regionali e di altre parti del mondo

in collaborazione con la Pro loco di Anzola, Centro Famiglie, Cucine Popolari Bologna Social Food, Associazione Isaaf Spilamberto, la Banca del Tempo, Ass.Didì ad Astra, Associazione TeatrinIndipendenti, Ocean Bar, Le Allegre Comari, Associazione Officina del Movimento

ore 15.30
Laboratori poetici dei Cantieri Meticci
Un'occasione di incontro tra chi arriva da lontano e chi è sempre vissuto nel nostro territorio.
Attori, danzatori e artisti che provengono da oltre venti paesi propongono un percorso artistico coinvolgente.

I laboratori sono gratuiti e aperti a tutti, grandi e piccoli. Le prenotazioni sono aperte in biblioteca nei seguenti orari: da martedì a venerdì dalle 14.30 alle 19, il sabato dalle 9 alle 12.30., oppure scrivere a biblioteca@comune.anzoladellemilia.bo.it o telefonare ai numeri 0516502222/223/225





ore 21.00
"Il violino del Titanic (non c’è mai posto nelle scialuppe per tutti)".
Spettacolo teatrale dei Cantieri Meticci

regia: Pietro Floridia; aiuto regia: Alice Marzocchi; coreografie: Yuliya Vorontsova; video: Fulvio Rifuggio.

Una compagnia composta da oltre 30 attori provenienti da Afghanistan, Belgio, Camerun, Cina, Costa d’Avorio, Ghana, Iran, Italia, Marocco, Nigeria, Pakistan, Repubblica Democratica del Congo, Russia, Sierra Leone, Siria, Somalia, ispirandosi al capolavoro 'La fine del Titanic' di H. M. Enzensberger, fa salire gli spettatori a bordo del celebre transatlantico per vivere da dentro, con gli attori-rifugiati, le azioni, le dinamiche, le domande scaturite dall’agonia e dall’affondamento di un mondo: chi si salva e chi è sommerso? A quale prezzo ci si salva? Qual è l’iceberg che ha colpito il nostro mondo? Quali innovazioni possono nascere dall’affondamento? Quale contributo possono dare i nuovi cittadini nell’impedire il naufragio? Quale ruolo possono giocare l’arte e la cultura in questi nostri tempi di crisi?

La vicenda del celebre transatlantico sviscera, con la consueta complessità di punti di vista e piani di lettura, alcune questioni da sempre al centro del pensiero del grande poeta e intellettuale tedesco: la dialettica tra progresso e catastrofe, lo stillicidio graduale, quasi impercettibile, con cui avviene la fine del mondo, il crollo delle utopie, il ruolo del poeta e dell’intellettuale.

Ingresso gratuito fino a esaurimento posti. Le prenotazioni sono aperte in biblioteca nei seguenti orari: da martedì a venerdì dalle 14.30 alle 19, il sabato dalle 9 alle 12.30, oppure scrivere a biblioteca@comune.anzoladellemilia.bo.it o telefonare ai numeri 0516502222/223/225


Alcune notizie sui Cantieri Meticci

Pietro Floridia è il regista di Cantieri Meticci, un gruppo particolare, un ensemble assai eterogeneo nato qualche anno fa a Bologna, dove migranti, rifugiati, richiedenti asilo si mischiano a italiani ed europei e i partecipanti provengono da molti paesi, tra cui Afghanistan, Belgio, Camerun, Cina, Nigeria, Pakistan, Russia, Eritrea. Gli attori sono «ragazzi incontrati per strada a cui viene data la possibilità di divenire professionisti delle arti», sottolinea Floridia. Il progetto prende forma nel 2005 nell’ambito delle attività della Compagnia del Teatro dell’Argine. Originariamente si chiamava Compagnia dei Rifugiati ed è nata come progetto laboratoriale, all’interno sia del Teatro ITC di San Lazzaro di Savena sia del Centro Interculturale Zonarelli: qui a poco a poco le lezioni di italiano si sono unite alla pratica teatrale. La Compagnia dei Rifugiati in seguito è diventata Cantieri Meticci per una precisa volontà del gruppo di non ripetere la dinamica sociale in cui i rifugiati siano in qualche modo, anche involontariamente, ghettizzati. Quindi per desiderio comune il gruppo si è aperto a italiani ed europei per sfruttare le possibilità pedagogiche e artistiche di un contesto misto: «l’essenza e il metodo del “meticciato” ci corrisponde di più come visione poetica e politica – sottolinea Floridia – la parola “cantieri” ci piaceva perché rimanda ai lavori in corso, al tentativo di generare un processo che costruisca pratiche e forme». Sono nati i “quartieri teatrali”, spazi laboratoriali seguiti dalle guide del gruppo, sotto la supervisione di Floridia, con sede in spazi non teatrali della città di Bologna come la biblioteca Casa di Khaoula, o parrocchie come quella dell’Annunziata di San Mamolo; o ancora moschee o scuole, come il liceo Minghetti di Bologna.


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