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Una disubbidienza straordinaria

Carlotta è una studentessa delle scuole medie di Berlino, una ragazzina ariana nei tempi bui del nazismo, che di fronte all’ordinanza di portare la stella gialla per tutti gli ebrei, risponde con una “disubbidienza straordinaria”: da quel giorno uscirà di casa con la stella gialla in petto, come una rosa, e presto tutti a Berlino indosseranno la stella gialla. Un modo gioiosamente ribelle e creativo per declinare con coraggio e orgoglio la parola “cittadinanza”. Lo spettacolo porta in scena le parole di uno dei pezzi poetici racchiusi ne “Il mondo salvato dai ragazzini” di Elsa Morante: la “Canzone finale della stella gialla detta pure la Carlottina”, che con leggerezza e profondità rappresenta uno straordinario inno all’allegria anarchica, oltre che una forma di denuncia di tutte le forme di totalitarismo. Si tratta di un lavoro pensato in prima battuta per le giovani generazioni: gli adolescenti, i ragazzi e le ragazze di oggi (i “ragazzini” che salveranno il mondo), anche a partire dagli 11 anni. Ma gli ariosi versi civili della poesia colta e popolare di Elsa Morante e la freschezza naif e sincera di questo spettacolo che racconta con grazia la resistenza all’orrore sono da consigliare anche a un pubblico adulto.

da “Il mondo salvato dai ragazzini” di Elsa Morante
regia Andrea Santantonio
con Nadia Casamassima
produzione IAC


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