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A teatro l'attore televisivo Ubaldo Pantani in "Bartali - il campione e l'eroe"

Sabato 23 novembre alle ore 21.00 primo appuntamento della nuova rassegna “Il teatro è per tutti” istituita quest’anno al Teatro Comunale Cassero di Castel San Pietro Terme a cura del Gruppo Teatrale Bottega del Buonumore con la direzione artistica di Davide Dalfiume e il patrocinio del Comune di Castel San Pietro Terme. Il doppio cartellone punta, infatti, a consolidare il rapporto con i tanti abbonati e ad ampliare la platea: più famiglie e più giovani, per arrivare al pubblico di oggi e, al contempo, formare quello di domani.
Una partenza in grande stile col noto attore, comico, personaggio televisivo italiano, Ubaldo Pantani che porta in scena lo spettacolo “Bartali” il campione e l’eroe” scritto con Alessandro Salutini, Max Castellani, Adam Smulevich per la regia di regia Pablo Solari.

Oltre ad essere ricordato come uno dei più grandi campioni di sempre del ciclismo, Gino Bartali “Ginettaccio”, protagonista del leggendario duello con l’amico-nemico (ma solo in gara) Fausto Coppi, ha anche segnato alcune tappe memorabili della nostra Repubblica. Molti storici sono infatti concordi che la sua vittoria al Tour de France del 1948, abbia addirittura cambiato le sorti dell’Italia che, in quei torridi giorni di luglio di settant’anni fa, era a un passo dalla guerra civile. L’attentato al leader del partito comunista, Palmiro Togliatti, per mano del “misterioso” Antonio Pallante (all’epoca studente universitario catanese, oggi ultranovantenne che ha raccontato la sua vicenda a Stefano Zurlo nel libro “Quattro colpi per Togliatti. Antonio Pallante e l’attentato che sconvolse l’Italia”) aveva innescato una serie di scontri armati in tutta la penisola che avevano causato 30 morti, 800 feriti e oltre 7mila arresti. Un Paese allo sbando, quando all’improvviso dalla Francia arrivò la sorprendente e salvifica notizia. Il 34enne Gino Bartali, dato ormai per un «campione al tramonto», era riuscito nell’impresa quasi impossibile di vincere il Tour de France del ’48. Come per incanto, il clima di guerriglia urbana si placò, e ironia della sorte, Togliatti, il capo dei comunisti venne “salvato” per una seconda volta dal cattolicissimo Bartali. Un uomo, il Gino, che animato dalla sua fede incrollabile (era terziario carmelitano) durante la seconda guerra mondiale si era reso protagonista del più grande “salvataggio” di ebrei. Centinaia di rifugiati nei conventi di Assisi, ai quali aveva portato documenti falsi, ben nascosti nella canna della sua bicicletta, erano riusciti a sfuggire alle deportazioni nazifasciste. Per questo oggi, allo Yad Vashem di Gerusalemme, Bartali è riconosciuto come “Giusto tra le Nazioni”. «Un uomo giusto Gino, un suscitatore di energie», scrisse all’indomani della sua morte (su Avvenire del 6 maggio 2000) il professore Luigi Gedda, presidente dell’Azione cattolica italiana negli anni del dopoguerra, il quale sulla base dell’«attività agonistica», dell’«impegno» e della «testimonianza» prestata da Bartali, fu ispirato a fondare il Csi (Centro sportivo italiano). Lo sport dell’amateur, tanto caro a papa Francesco, al quale ora in tanti chiedono la beatificazione di Bartali che di tutte le sue imprese fuori dall’ambito sportivo non fece mai menzione finché rimase in vita, convinto che «il bene si fa, ma non si dice. E certe medaglie si appendono all’anima, non alla giacca».

Ubaldo Pantani, laureato in scienze politiche all’Università di Pisa, ha debuttato nella compagnia teatrale di Giorgio Albertazzi, poi ha esordito in tv a “Macao” su Rai Due nel 1997 al fianco di Gianni Boncompagni. Nel 2000 ha partecipato alla trasmissione “Convenscion“ e nel 2003 a “Nessun dorma“, di Paola Cortellesi. La sua carriera ha avuto una svolta entrando nel cast di “Mai dire…“, nel 2004. Nel 2010 è entrato nel cast di “Parla con me” di Serena Dandini e ha iniziato una collaborazione con la Gialappa's Band per approdare a Quelli che il Calcio su Rai 2 come imitatore esilarante con le sue versioni di Sarri, Spalletti, Ancelotti, Allegri e tanti altri. Nell’estate 2019 ha condotto 4 puntate di “Vero e più Vero”su Rai 2: l'imitazione al servizio della doppia intervista.


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