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Tango per Parkinson

Dal 21 settembre 2018 saranno attivi 4 gruppi di Tangoterapia Metodo Riabilitango® per persone con malattia di Parkinson e loro familiari a Bologna e provincia

Bologna, Budrio, Casalecchio di Reno e Imola ospiteranno gli incontri di Tangoterapia Metodo Riabilitango® per persone con malattia di Parkinson e i loro familiari, con cadenza settimanale.

Tutti i percorsi di Tango Metodo Riabilitango® per persone con malattia di Parkinson e i loro familiari sono GRATUITI, grazie al sostegno delle Istituzioni (Ausl di Bologna e quartiere Savena di Bologna) e delle Associazioni del territorio che si occupano della malattia del Parkinson: Iniziativa Parkinsoniani Onlus di Bologna (I.P.), Associazione Parkinson Pianura Est (A.P.P.E.), Iniziative Parkinsoniani Imolesi.

E’ necessaria la tessera OliTango-AICS (quota: 15 euro) e il certificato medico di idoneità alla pratica sportiva non agonistica.

Quando e dove si tengono gli incontri:
LUNEDI’ (da settembre 2018): dalle 11:00 alle 12:15 (Imola)
via Oriani 2/4, Imola (presso palestra Pala Ruggi)

VENERDI’ (dal 21/09/2018): dalle 11:00 alle 12:15 (Piazzale Rita Levi Montalcini 5, Casalecchio di Reno (presso Casa della Salute)) e dalle 14:30 alle 15:30 in via Camilla Partengo 13, Budrio (presso Palazzetto dello Sport)

SABATO (dal 22/09/2018): dalle 11:00 alle 12:15 (Bologna)
via degli Orti 60, Bologna (presso Centro Sociale Lunetta Gamberini)

Ballare Tango fa bene a chi soffre del morbo di Parkinson: riduce i sintomi della malattia e migliora la qualità della vita. E’ ciò che dimostrano, dal 2008 ad oggi, innumerevoli ricerche scientifiche sull’ argomento, che sono state il punto di partenza per costruire il progetto di rete Riabilitango®, il primo a Bologna, attivo dal 2017, di cui Asd OliTango, affiliata AICS, è capofila.

L’unione fa la forza, si sa! E’ solo grazie ad una grande rete, che ricomprende istituzioni ed associazioni del territorio di Bologna e provincia, che possiamo offrire gratuitamente i percorsi Riabilitango®. Ringraziamo per il sostegno economico l’Ausl di Bologna, il Quartiere Savena di Bologna e le associazioni dei pazienti del territorio.

Molteplici gli studi sull’applicazione del Tango per il Parkinson
“L’analisi di tutti gli studi disponibili è stato il punto di partenza per la costruzione del progetto”, spiega Maria Calzolari, Presidente dell’Asd OliTango, “alla luce degli indubbi benefici, con il nostro progetto desideriamo offrire questa opportunità a tutte le famiglie che si trovano ad affrontare la malattia”.

Prestigiose università hanno analizzato gli effetti che ballare il Tango ha sulle persone con il morbo di Parkinson: la Washington University School of Medicine in St.Louis (USA), l’Emory University School of Medicine di Atlanta (Georgia), la Faculty of Medicine McGill University di Montreal (QC, Canada) per citarne solo alcune. I risultati sono molto incoraggianti ed è possibile consultarli prevalentemente su PubMED, libreria del National Institutes of Health degli Stati Uniti.

I risultati dello studio del Dott. Earhart a Washington: miglioramento dei sintomi fisici
Tra le indagini realizzate, molto interessante è quella del neurologo dell’università di Washington, Gammon M. Earhart, per la Parkinson’s Disease Foundation, su 52 persone con la diagnosi del morbo e riportata dalla rivista Il fatto quotidiano (per la lettura integrale dell’indagine: clicca quì)

“Il tango incorpora molti dei movimenti che le persone con Parkinson hanno difficoltà a fare, tra cui la rotazione“, spiega il Dott. Earhart. “Ad esempio, spesso si verificano delle cadute quando le persone con Parkinson tentano di ritornare indietro. Se tu balli il tango nel ruolo di chi segue, stai ballando all’indietro e impari una strategia per farlo. Inoltre, nel tango ci sono molti inizi e arresti. L’apprendimento per eseguire e gestire questi movimenti potrebbe essere utile per le persone con Parkinson “.

Da queste ipotesi il dottor Earhart ha iniziato a studiare il Tango per la malattia di Parkinson su 52 volontari che vivevano con la malattia di Parkinson e che avevano problemi comuni con il movimento e l’equilibrio. All’inizio dello studio, essi stavano eseguendo livelli simili di attività fisica. Circa una metà dei volontari sono stati assegnati a prendere lezioni di tango per un anno, sotto la supervisione del dottor Earhart e dei suoi colleghi; l’altra metà ha mantenuto le normali routine. È risultato che molti degli studenti del Tango hanno sperimentato un miglioramento dei sintomi della loro malattia di Parkinson. Erano anche in grado di camminare più in fretta, e il loro equilibrio è migliorato. Nel gruppo che non ballava Tango, i sintomi di movimento sono peggiorati o si sono mantenuti fermi.

Ballare Tango migliora la vita sociale
I ricercatori hanno anche scoperto che, nel corso di un anno, le persone con Parkinson, che avevano imparato Tango, hanno aumentato la loro partecipazione ad attività ricreative come fare shopping, vedere film, fare giardinaggio; e attività sociali come mangiare fuori e trascorrere del tempo con gli amici. In molti casi, stavano riprendendo attività che avevano messo da parte quando era stato loro diagnosticato il Parkinson. Nel gruppo non-Tango, tali cambiamenti non sono stati osservati.

E’ necessario ballare Tango regolarmente per mantenere i benefici!
Come per tutte le forme di esercizio, i benefici del Tango sono diminuiti quando la gente ha smesso di farlo. Ma il dottor Earhart ritiene che la gente possa trovare più facile mantenere il Tango di quanto non sia tenere il passo con i programmi di esercizio tradizionali. “La gente ha più probabilità di continuare a farlo solo perché gli piace!” sostiene il dottor Earhart.

Per iscriversi contattare:
339 473 4113 – info@olitango.it - www.olitango.it


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