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Timeshift: Silent Servant + Broken English Club + Domenico Crisci

Il penultimo appuntamento techno della stagione di TimeShift è targato Jealous God: ospiti e rappresentati della nota etichetta saranno Silent Servant, Broken English Club (aka Oliver Ho) e Domenico Crisci. La label JG, fondata e capitanata da mr. Silent Servant, svolge un meticoloso lavoro di ricerca e rivitalizzazione dell'EBM e della techno più dark del settore. Juan Mendez è da sempre al di là delle tradizionali categorie di producer, dj o performer: dietro il moniker Silent Servant si cela il curatore, documentatore di una scena e divulgatore di un'estetica che ha profondamente segnato quest'epoca di suoni post-industriali in bilico tra eredità di stampo minimal wave e le più taglienti atmosfere dancey.

Dopo la storica esperienza Sandwell District, Mendez ha intrapreso la prolifica strada che prende il nome di Jealous God (che verrà presto cristallizzata nell'edizione di un libro) e si presenta a Bologna affiancato da due talenti assoluti valorizzati all'interno del suo roster. Domenico Crisci è una cara vecchia conoscenza di TimeShift.

Torna a Zona Roveri per la terza volta nel bel mezzo di un'accelerazione che nell'ultimo anno, dopo la prepotente release su Jealous God, lo ha visto lanciare una propria label (Summa Cum Laude), un Ep su Semantica e dare alle stampe una cassettina per Opal Tapes. Broken English Club, l'ennesimo alias di Oliver Ho, è violenza psicologica trasposta in suono, paranoia urbana che riecheggia distorsioni, synth nervosi, voci strazianti e richiami no-wave. Diversi Ep all'attivo su JG, oltre a uno split con lo stesso Silent Servant e il memorabile doppio LP "Suburban Hunting" del 2015 rilasciati dalla Cititrax di Veronica Vasicka.


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